Vitalik Buterin, co-fondatore della rete Ethereum, e quattro coautori hanno delineato un modo per farlo in un documento di ricerca pubblicato mercoledì, descrivendo in dettaglio una nuova funzionalità tecnologica chiamata “privacy pool”.
Questo “protocollo di miglioramento della privacy basato su contratti intelligenti” è progettato per separare le transazioni che coinvolgono attività criminali da quelle che provengono da utenti onesti.
Si tratta di una funzionalità tecnologica che migliorerebbe la privacy delle transazioni Blockchain degli utenti, separando allo stesso tempo l’attività criminale dai fondi innocenti in diversi insiemi. I pool di privacy che fanno uso della tecnologia a conoscenza zero potrebbero teoricamente risolvere parte di questo problema poiché garantirebbe agli utenti la privacy sui dati delle transazioni distinguendoli allo stesso tempo da qualsiasi attività criminale. Mettendo insieme le transazioni oneste, gli utenti potrebbero dimostrare che le loro transazioni provengono da uno dei depositi onesti.
Il documento, “Blockchain Privacy and Regulatory Compliance: Towards a Practical Equilibrium”, arriva mentre le preoccupazioni sulla privacy nella blockchain sono aumentate, con i governi che reprimono i gruppi criminali che fanno uso di privacy mixer per nascondere e riciclare fondi.
“Tutti gli utenti con risorse “buone” hanno forti incentivi e la capacità di dimostrare la propria appartenenza a un insieme di associazioni esclusivamente “buone”, afferma il documento. “I cattivi attori, d’altro canto, non saranno in grado di fornire questa prova”.
“In molti casi, la privacy e il rispetto delle normative sono percepiti come incompatibili”, hanno scritto gli autori. “Questo documento suggerisce che questo non deve necessariamente essere il caso, se il protocollo di miglioramento della privacy consente ai suoi utenti di dimostrare determinate proprietà riguardanti l’origine dei loro fondi.”
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