Palermo entra nel progetto delle smart city con le videocamere e l’intelligenza artificiale, per continuare, però, servono i soldi del PNRR

L’intelligenza artificiale sarà applicata alla control room del Comune di Palermo, per trasformare la città grazie a telecamere e sensori in una smart city. La fase sperimentale verrà avviata in questi giorni, mentre la piena operatività verrà raggiunta l’anno prossimo.

Il sistema consente di gestire allarmi generati da eventi anomali insieme alle attività di coordinamento e monitoraggio di tutti i processi operativi della città. Grazie all’utilizzo di una piattafoma web che utilizza sistemi integrati dai video alla cartografia, la control room di Palermo riesce a condividere le informazioni raccolte a tutti i livelli per agevolare il processo decisionale delle istituzioni. Per il Ministro dell’Interno Piantedosi, è di buon auspicio che un segnale di questo tipo, di applicazione dell’intelligenza e della creatività, “arrivi da una città del Sud, una città importante come Palermo”.

Il sindaco Lagalla, da parte, ha sottolineato come il progetto CORO faccia parte di un puzzle per la sicurezza che si sta componendo tassello dopo tassello.

Il sistema – realizzato dalla SISPI, società in house del comune di Palermo – per adesso funziona soltanto in via sperimentale, e per essere implementato – ha spiegato Giovanna Gaballo – si potrà contare sulle provvidenze finanziarie del PNRR.

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