Sta succedendo alla Barilla, ma non solo. Lo denuncia Ciro Silvestri. “Parliamo delle aziende che cominciano a licenziare a nostro modo di vedere proprio perché certe aziende si avvalgono della robotica, della tecnologia, di tutte le diavolerie possibili e immaginabili tra cui anche l’intelligenza artificiale e quindi avranno sempre bisogno di mano d’opera.
Barilla ha proceduto prima a realizzare un accordo con le grandi organizzazioni sindacali, quindi ha incamerato già l’accordo da parte delle organizzazioni sindacali e poi ha avviato la procedura ai sensi della legge 223 del 91. Ora, per chi non mastica di queste questioni, questa legge è nata negli anni 90 a supporto delle aziende in crisi. Ora, è utile chiarire da subito che la Barilla non è un’azienda in crisi, anzi, vede il suo fatturato in crescita, lievemente, ma lo vede in crescita, mentre tante altre aziende sono in difficoltà.
La motivazione, poi, principalmente adottata da questa azienda per il taglio di ben 532 risorse, qual è l’implementazione tecnologica, l’automazione spinta e la salvaguardia di principi ambientali e di sicurezza, senza preoccuparsi in nessun modo del mantenimento dei livelli occupazionali.
Ora, in un ragionamento sano di salvaguardia risorse lavorative dell’uomo al centro del processo produttivo, bisognerebbe pensare sì all’implementazione tecnologica, perché nessuno di noi si dichiara luddista, quindi non siamo contro il progresso, non siamo come dire lo statici della fattrica di vecchio stampo, assolutamente no, ma questo, l’automazione dovrebbe servire a ridare più spazio agli uomini, quindi probabilmente si creano adesso le condizioni per lavorare di meno, ma comunque per lavorare tutti, perché fino a prova contraria il lavoro rimane lo strumento che assicura dignità all’essere umano.
Un uomo privato dell’attività lavorativa che soddisfa le proprie esigenze personali, quello della sua famiglia e contribuisce al mantenimento della società, è un uomo che non ha senso all’interno di un contesto sociale, quindi probabilmente si inizia a configurare un ruolo marginale dell’uomo all’interno della nostra società.
E Dio ce ne scansi, insomma, se voglio che l’ipotesi di questo tipo possa veramente prendere piede.
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