“Depopolamento in maniera inversa uno sviluppo incrementato della robotica e dell’intelligenza artificiale”, l’analisi di Maurizio Martucci

“Le mire espansionistiche della quarta rivoluzione industriale che in realtà è una programmazione tipicamente transumana, lì dove ovviamente l’essere umano deve essere messo prima in concorrenza e poi evidentemente in sostituzione direttamente con la robotica, gli algoritmi e l’intelligenza artificiale“, denuncia Maurizio Martucci.

“Io parto dal mio ragionamento citando una affermazione fatta a Davos nel forum economico mondiale da parte non soltanto di uno degli uomini più potenti al mondo, il Forbes nel 2018 l’ha inserito addirittura come ventottesima posizione tra i più potenti ma soprattutto è colui che è alla guida del colosso finanziario più noto diciamo così perché comunque capitalizza un po’ tutti quelli che sono i grandi potentati. Mi riferisco a Blackrock, mi riferisco a Lawrence Douglas Fink detto Larry che proprio nel forum economico mondiale di Davos ha parlato sia di depopolamento, quindi facendo una lode a quei paesi sviluppati che prevedono dei flussi di popolazione in diminuzione e soprattutto in maniera inversa uno sviluppo incrementato della robotica e dell’intelligenza artificiale. Il passaggio fondamentale di Larry Fink è quando parla di sostituzione degli esseri umani con le macchine.

Questo tipo di concetto espresso a Davos è parallelo a tutti quelli che sono gli studi, le previsioni, i report che sono stati forniti da una serie di organismi. Mi metto così in fila indiana, pensiamo all’Ox, pensiamo a McKinsey, pensiamo al Fondo Economico Mondiale, pensiamo alla Goldman Sachs, insomma un po’ tutti sono già 4-5 anni che stanno prevedendo come la quarta rivoluzione industriale andrà letteralmente a creare un terremoto in ambito occupazionale e evidentemente quel processo che sta iniziando in Italia attraverso la Barilla, abbiamo sentito il sindacato del Fisi che ha preso una posizione netta, potrebbe secondo queste previsioni essere declinato a cascata su tutta la forza lavorativa.

L’Oxe già nel 2018 diceva che in Italia un posto di lavoro su due sarà convertito, sostituito da automatismi, robotica e intelligenza artificiale. Il problema qual è secondo me? Il problema è che la gente non crede a queste cose, sono talmente inverosimili che la gente non ci crede. Ma però le vediamo sulla pelle queste cose, queste persone, adesso noi parliamo di questi 532 della barilla, rimarranno a casa.

Siamo di fronte a della gente che fa dei fatti. Quelli che non fanno dei fatti, siamo noi che non reagiamo e non reagiamo a dovere.

Le previsioni di Goldman Sachs: quest’anno ha aperto dicendo che saremo invasi dai robot.

L’invasione della robotica è sostanzialmente la percezione di come ci sia una fetta di umanità che deve essere messa da parte accompagnata da qualcosa di meccanico. La robotica viene guidata dall’intelligenza artificiale. Tutto è connesso e tutto è collegato.

Ricordiamoci nel discorso di fine anno le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Mattarella, che poi in realtà ha aperto il G7 di Trento sull’intelligenza artificiale, ha parlato di una vera e propria crisi prossima, futura, quella occupazionale anche, visto che l’intelligenza artificiale punta esattamente a sostituire la forza lavorativa. come questa gente dovrà vivere, ma non solo da un punto di vista economico, quello che nobilita l’uomo”.

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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