“ChatGPT sarà sempre più performativa, mentre chi li utilizzerà lo sarà sempre meno”, Stefano Moriggi

“ChatGPT sarà sempre più performativa, mentre chi li utilizzerà lo sarà sempre meno. La modalità di interazione che dobbiamo utilizzare con le macchine è dialogica. La questione è complessa, non riconducibile al buonsenso”, secondo Stefano Moriggi c’è bisogno di una maggior cultura della tecnologia, soprattutto nella scuola, come ha spiegato al Festival dell’Economia di Trento.

La ricercatrice Sara Tonelli In piazza S. Maria Maggiore il confronto si è aperto al festival dell’Economia è intervenuta agganciandosi alla definizione di ChatGPT, uno strumento potente che si automigliora grazie anche ad un continuo feedback umano: “Non c’è una coscienza, ma solo un software, e quindi siamo molto lontani, come umani, dall’essere sostituiti dall’intelligenza artificiale.”

L’avvocato Carlo Blengino spiega “La tutela delle persona a discapito di un bene globale. Noi siamo per la dignità della persona. Il problema sui dati deve essere una scelta.”

L’IA non è un tema emergente: nasce e si afferma già alla fine degli anni ‘80 e per alcuni versi oggi è tutt’altro che artificiale. “L’intelligenza artificale diventa quindi reale oggi grazie a tre tecnologie abilitanti: la capacità di calcolo, che ha attirato grandi investimenti e un esempio di ciò lo torviamo a poche centinaia di chilometri da Trento ovvero con il super calcolatore Leonardo e il centro, nato grazie al PNRR, per l’High Performace Computing – ha commentatoFerruccio Resta – Il secondo aspetto sono le tecnologie di comunicazione che aumetano capacità e velocità e diminuiscino i tempi di latenza. E naturalmente infine gli algoritmi di machine learning che sono al centro della capacità di elaborazione dell’intelligenza artificiale”.

“Il business dei dati può essere paragonato a quello dell’oro nero, il petrolio: c’è una fase di ricerca ed estrazione, a cui segue una necessaria fase di raffinazione. I dati oggi da soli non parlano, servono algoritmi in grado di “pulirli” e capacita di calcolo in grado di collegare diverse fonti. I sensori infatti sono una parte rilevante della catena del valore. Dati, capacità di calcolo e sensori sono tutta una filera che rende reale l’intelligenza artificiale”.

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