W3B 06.08.2024 News

7. Abusi dell’Intelligenza Artificiale: La Minaccia dei Criminali Digitali. L’intelligenza artificiale offre opportunità anche ai criminali, secondo Lindsey Chiswick al Future of Britain. I deepfake, tecnologie che generano contenuti video e audio altamente realistici, vengono utilizzati per scopi illeciti come la creazione di pornografia infantile, rendendo le indagini più difficili. I ransomware, malware che bloccano i dati fino al pagamento di un riscatto, paralizzano strutture pubbliche e private, mentre il malware in generale viene usato per rubare informazioni o controllare dispositivi. Inoltre, il furto di dati di massa ha creato un mercato nero altamente profittevole. Infine, il dark web ospita un’ampia gamma di attività illegali, dai servizi di hacking alla vendita di beni rubati. →Link

6. La rivoluzione digitale: una catastrofe umana. Paul Craig Roberts sostiene che, oltre alla minaccia nucleare, la rivoluzione digitale è il più grande disastro per l’umanità. I creatori della rivoluzione digitale e dell’intelligenza artificiale, secondo Roberts, sono incapaci di prevederne le conseguenze. Non Russia, Cina o Iran, ma i tecnici digitali sono i veri nemici, impegnati nel dare all’AI potere sugli esseri umani. I robot AI, privi di moralità e consapevolezza, rispondono solo alla programmazione, compromettendo verità e realtà. La fragilità del sistema digitale è stata dimostrata da recenti interruzioni informatiche, che hanno paralizzato voli, servizi bancari e di emergenza. La dipendenza dalla tecnologia espone l’umanità a rischi senza precedenti, rendendola vulnerabile a minacce informatiche e a possibili catastrofi elettromagnetiche. →Link

5. Laura Teodori avverte sui rischi della sanità digitale. Laura Teodori ha criticato la riforma sanitaria legata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), evidenziando i rischi di una sanità troppo digitalizzata. La riforma, parte della missione FEI, punta a migliorare la medicina di prossimità, ma una buona parte dei fondi è destinata alla digitalizzazione e alla telemedicina. Durante il convegno No Agenda 2030 a Roma, Teodori ha sottolineato che il concetto di medicina di prossimità viene spesso tradotto in investimenti per tecnologie digitali, anziché migliorare l’accesso fisico ai servizi sanitari; inoltre aa affermato che i pazienti devono essere curati da personale sanitario in persona, non da algoritmi. “I pazienti non sono algoritmi ma persone,” ha ribadito Teodori, sottolineando l’importanza del contatto umano nelle cure mediche. →Link

4. Padre Benati: Il Metaverso, una Terra Promessa Digitale. Padre Benati descrive il metaverso come una “terra promessa”, ancora in fase di sviluppo. Questa idea rappresenta un’evoluzione naturale della crescente datificazione della nostra vita. Secondo Benati, il metaverso offre un nuovo modo di interagire con i dati, rendendoli più accessibili e utilizzabili in un contesto spaziale realistico. Tuttavia, Padre Benati avverte che vi sono molte incertezze riguardo all’impatto del metaverso sulla nostra esperienza della realtà. Potrebbe migliorare la realtà aumentata o diventare un’alternativa che ci allontana dal mondo reale. Mentre le aziende investono in questa tecnologia, è cruciale valutare come influenzerà la nostra percezione e relazione con la realtà. →Link

3. Allarme del Procuratore di Trento: Il Metaverso e il Riciclaggio di Denaro. Sandro Raimondi, Procuratore della Repubblica di Trento, ha lanciato un allarme sulla potenziale connessione tra il metaverso e il riciclaggio di denaro. Parlando alla Commissione parlamentare antimafia, Raimondi ha illustrato come nel metaverso si possano fare acquisti in criptovalute, facilitando operazioni illecite. Questi beni virtuali, acquistati con criptovalute, possono essere trasferiti su conti in paradisi fiscali, rendendo difficile tracciare le transazioni. La polizia giudiziaria ha sperimentato l’accesso al metaverso con avatar, evidenziando la facilità con cui si può operare in questo spazio senza destare sospetti. Raimondi ha sottolineato la necessità di vigilare su queste piattaforme per prevenire abusi da parte delle organizzazioni criminali. →Link

2. Il Ruolo del Metaverso nel Promuovere l’Identità Digitale nei Paesi a Basso Reddito. Secondo il World Economic Forum, circa un miliardo di persone nel mondo non ha un’identità legale, impedendo loro di accedere a servizi finanziari, votare o ottenere prestiti. La maggioranza di queste persone vive in paesi a basso reddito, con un’alta percentuale di donne colpite. Il Forum propone di utilizzare il metaverso per fornire identità digitali, garantendo l’inclusione senza compromettere la privacy dei dati. La blockchain può fornire identità digitali sicure e tokenizzate, permettendo alle persone di possedere e gestire i propri dati. Questa tecnologia può ridurre la frode e facilitare l’accesso a servizi educativi e finanziari. Tuttavia, occorre bilanciare la privacy con la sicurezza per evitare abusi e crimini informatici. Nel metaverso, identità anonime possono ridurre la discriminazione, ma anche aumentare i rischi di comportamenti dannosi. Promuovere una rete di fiducia e protocolli sicuri è essenziale per un’implementazione efficace delle identità digitali. →Link

1. I Quattro Rischi delle CBDC Secondo il Procuratore Generale della Nuova Zelanda. Il Procuratore Generale della Nuova Zelanda, esperto di digitale, ha evidenziato quattro rischi principali delle valute digitali delle banche centrali (CBDC). Primo, gli ID digitali associati alle CBDC possono incrementare la sorveglianza governativa sull’attività privata, compromettendo la privacy tramite punti di accesso backdoor. Secondo, le CBDC utilizzeranno contratti intelligenti preprogrammabili, che possono influenzare comportamenti e perseguire obiettivi politici, ponendo rischi per la libertà individuale. Terzo, l’indipendenza delle banche centrali nella creazione delle CBDC potrebbe erodere il controllo governativo, allontanando il processo decisionale democratico. Infine, vi è il pericolo di una maggiore delega di poteri al Fondo Monetario Internazionale (FMI) e alla Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), minando l’autorità dei governi democratici attraverso l’armonizzazione globale delle politiche finanziarie. Questi rischi sollevano importanti questioni di governance e controllo nell’adozione delle CBDC, richiedendo un attento bilanciamento tra innovazione tecnologica e tutela della democrazia. →Link

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