7. Studio delle Impronte Digitali Grazie all’Intelligenza Artificiale. Un algoritmo di intelligenza artificiale ha analizzato impronte digitali in modo innovativo, mettendo in discussione la loro presunta unicità. Dei ricercatori della Columbia University hanno utilizzato una rete di contrasto profondo, dimostrando che le impronte potrebbero non essere così uniche come si pensa. Un approccio alternativo arriva attraverso l’olografia 3D, sviluppata da un professore negli Stati Uniti. Questa tecnica utilizza sottili strati di pellicola per preservare le impronte, creando successivamente ologrammi e immagini 3D. La combinazione di intelligenza artificiale e olografia potrebbe rivoluzionare la biometria forense, sfidando i modelli convenzionali di unicità delle impronte digitali. →Link
6. Riconoscimento Facciale Fa un Errore da Dieci Milioni di Dollari: Messo in Carcere un Innocente. Un errore nel sistema di riconoscimento facciale di un negozio ha scatenato una causa da dieci milioni di dollari a seguito dell’incarcerazione erronea di Harvey Eugene Murphy Jr. Quest’ultimo, erroneamente identificato come un ladro, è stato detenuto ingiustamente, inoltre sostiene di essere stato aggredito sessualmente durante la prigionia. Murphy ha intentato una causa contro EssilorLuxottica, la società madre di Sunglass Hut, e Macy’s, sostenendo che il riconoscimento facciale è suscettibile di errori, aggravato dall’uso di telecamere di bassa qualità. Il caso di Murphy evidenzia preoccupazioni più ampie riguardo all’uso errato del riconoscimento facciale, con episodi simili segnalati in precedenza. →Link
5. Quali sono le Dieci Sfide degli NFT? Gli NFT affrontano diverse sfide cruciali per il loro futuro. La mancanza di comprensione riguardo a cosa siano e come funzionino rappresenta un ostacolo significativo, mentre l’ingresso nel mondo degli NFT è reso difficile da costi elevati e conoscenze tecniche necessarie. La scalabilità dell’infrastruttura attuale è un’altra preoccupazione, dato l’incremento delle transazioni. Le preoccupazioni sulla sostenibilità dell’energia consumata nella creazione di NFT sollevano dubbi sulla partecipazione al mercato. Problemi di proprietà intellettuale e mancanza di regolamentazione possono generare incertezza, mentre la volatilità di un mercato ancora giovane presenta rischi finanziari. Gli NFT, suscettibili ai rischi di sicurezza, potrebbero incorrere in furti o compromissioni. →Link
4. Scambio di Emissioni di Carbonio: In Corea si Dà il Via all’Esperimento con le CBDC. La Banca di Corea e il Korea Exchange, nell’ambito di un accordo firmato l’anno scorso, avvieranno prove simulate per esplorare l’uso della tecnologia dei registri distribuiti e della valuta digitale della banca centrale (CBDC) nello scambio di emissioni di carbonio. Le simulazioni sono pianificate nel terzo e quarto trimestre del 2024. La CBDC fungerà da asset di regolamento per i depositi tokenizzati. Il presidente del Korea Exchange, Byung-du Son, ha sottolineato la rilevanza della cooperazione nella costruzione dell’infrastruttura del mercato finanziario. Tuttavia, sia l’exchange che la banca centrale hanno chiarito che si tratta solo di un test e non avrà impatto sui mercati esistenti dei crediti di carbonio. →Link
3. Criptovalute nelle Pubblicità: La Conferma di Google negli USA. A partire da questo mese, Gennaio 2024, Google ha annunciato un aggiornamento della politica pubblicitaria sulle criptovalute negli USA, permettendo agli inserzionisti di promuovere Cryptocurrency Coin Trusts, a condizione che soddisfino specifici requisiti e che siano certificati da Google. Gli annunci devono essere privi di problemi rilevati. Ad esempio, saranno consentiti annunci di prodotti finanziari che consentono agli investitori di scambiare azioni di trust detentori di pool di valuta digitale. Google sottolinea l’importanza del rispetto delle leggi locali per le aree target degli annunci e applicherà questa politica globalmente a tutti gli account pubblicitari di tali prodotti. →Link
2. Sensazione di Freddo e Caldo nel Metaverso: Forse tra Cinquant’anni con Un Chip in Testa. Il CEO di Tidex Global Crypto Exchange, Eric Ma, prospetta che per vivere un’esperienza di immersione completa nel metaverso potrebbe essere necessario impiantare un chip nella testa, una previsione che ritiene possa realizzarsi entro circa cinquant’anni. Eric Ma esprime anche preoccupazioni sulla complessità del corpo umano, sottolineando che, al di là di segnali inviati al cervello, la possibilità di assaporare qualcosa del genere potrebbe rimanere fuori dalla portata. Tuttavia, il CEO di Tidex Global Crypto Exchange esprime il desiderio di un metaverso così realistico che consenta agli utenti di esplorare ogni angolo del mondo, offrendo l’esempio di utilizzare Google Earth Street View per soddisfare momenti di esplorazione virtuale. →Link
1. Scuola nel Metaverso: in Giappone si può partecipare alle Lezioni con un Avatar. In Giappone è stato inaugurato il primo liceo per corrispondenza che consente agli studenti di frequentare le lezioni attraverso i propri avatar nel metaverso. La Yuushi Kokusai High School fornisce gratuitamente attrezzature VR agli studenti del metaverso, offrendo un’esperienza di apprendimento coinvolgente in uno spazio 3D. Gli studenti possono interagire attivamente, superando le limitazioni della comunicazione scritta e sfruttando la vasta gamma di luoghi di provenienza degli studenti. La piattaforma VR utilizzata è “Planeta”, già testata da governi locali e società di infrastrutture. Gli studenti non solo utilizzano il metaverso come strumento di comunicazione ma apprendono anche come crearlo, aprendo opportunità di apprendimento avanzate, solitamente trattate in università o scuole professionali. →Link