“Quando i sistemi di intelligenza artificiale creano nuovi rischi ed esacerbano i pregiudizi esistenti, abbiamo bisogno di guardrail per tenere sotto controllo gli sviluppatori di intelligenza artificiale”. Così scrivono a Biden il senatore Ed Markey (D-Mass.) e la presidentessa del Congressional Progressive Caucus Pramila Jayapal (D-Wash.) in una lettera aperta affermando che “l’impegno del governo federale nei confronti della Carta dei diritti dell’IA dimostrerebbe che i diritti fondamentali non prenderanno una pausa”. posto in secondo piano nell’era dell’intelligenza artificiale”.
Vogliono “trasformare la Carta dei diritti dell’IA da una dichiarazione di principi non vincolante a una politica federale con un ordine esecutivo.
Propongono cinque principi di base:
- “sistemi sicuri ed efficaci;
- protezioni da discriminazione algoritmica;
- privacy dei dati;
- avviso e spiegazione;
- alternative umane, considerazione e fallback”
“Farlo rafforzerebbe anche gli sforzi della vostra amministrazione per promuovere l’equità razziale e sostenere le comunità svantaggiate, basandosi sull’importante lavoro dei precedenti ordini esecutivi”.
Si tratta di “un passo cruciale nello sviluppo di un quadro etico per il ruolo del governo federale” nell’intelligenza artificiale.
La lettera sostiene inoltre che “l’attuazione di questi principi non solo proteggerà le comunità danneggiate da queste tecnologie, ma aiuterà anche a informare le conversazioni politiche in corso al Congresso e a mostrare una chiara leadership sulla scena globale”.
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