Perché l’intelligenza artificiale si chiama generativa? “Crea qualcosa dal riconoscimento di schemi”, da questo modo di agire derivano i problemi. La spiegazione di Oliver Goodenough

“L’intelligenza artificiale non solo riconosce gli schemi, ma genera qualcosa da essi”, spiega Oliver Goodenough.

“La vecchia IA semplicemente trovava i modelli e li metteva in pratica. La nuova intelligenza artificiale trova gli schemi e poi genera anche qualcosa.

Ecco perché la chiamiamo AI generativa, perché crea qualcosa dal riconoscimento di schemi e tutto il resto.

La cosa da ricordare in tutto questo è che questi processi sono probabilistici. Non sono determinati. Come ho detto, la base delle regole è determinata: se è X, allora facciamo Y. Se non è X, facciamo Z. E questo è integrato nel programma. Questi nuovi modelli, invece, non sanno con certezza se sia X o Y, ma pensano che probabilmente sia X. E se probabilmente è X, allora probabilmente faremo una certa azione. È così, e devi ricordare che questi modelli non sono deterministici allo stesso modo. E questa è una lezione importante nella loro applicazione perché non si può ancora contare completamente su di loro, essendo un processo probabilistico”, da questo modo di agire derivano i problemi, le allucinazioni.

“Esistono tecniche per migliorare tali risultati. La supervisione umana è il sostegno finale: gli esseri umani dovrebbero sempre esaminare ciò che l’intelligenza artificiale ha suggerito, almeno a questo punto.

Va inoltre tenuto presente che sono addestrati su serie di dati che contengono pregiudizi. Saranno di parte. Naturalmente, il motivo per cui le serie di dati hanno dei pregiudizi è perché anche gli umani che li hanno creati avevano dei pregiudizi.

E’ importante tenerlo a mente.”

Fonte

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

Leggi le ultime news su: https://w3b.today

Può interessarti anche: Sei importanti precauzioni da adottare quando si usa ChatGPT, illustrate dal Dr. Joseph Mercola

Può interessarti anche:  Dall’Homo technicus all’intelligenza artificiale. La lezione di Massimo Cacciari: oggi non solo la natura ma anche l’uomo è oggetto della tecnica con gli interventi sul genoma”

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Copiate l’articolo, se volete, vi chiediamo solo di mettere un link al pezzo originale.

Related Posts