“Perché l’IA piace così tanto ai potenti e non solo? Intanto, è un sistema che imita l’intelligenza umana ed è caratterizzato da un alto livello di autonomia e versatilità che, con il dovuto addestramento e la giusta potenza di calcolo, consente di svolgere una vasta gamma di compiti con complessità potenzialmente arbitraria. Non so se riuscite a intuire la portata di questo punto”, spiega il saggista Mirco Mariucci.
“Poi, in relazione a certi contesti specifici e a certi compiti, l’IA supera già le prestazioni di un normale essere umano. Si pensi all’analisi dei dati, ai modelli previsionali, al riconoscimento facciale, ma anche alla diagnosi per immagini in ambito medico. Insomma, ci sono vari contesti in cui l’IA supera effettivamente le prestazioni umane.
L’intelligenza artificiale è anche molto semplice da utilizzare grazie alla sua interfaccia, che prende comandi e restituisce risposte in linguaggio naturale. Quindi, praticamente, non servono più degli esperti, tranne che per realizzarla e addestrarla, diciamo così.
Ho chiesto la stessa cosa a ChatGPT per fare un piccolo esperimento. “Perché piace ai potenti, quindi governi, aziende ed élite economiche?” Ho chiesto a ChatGPT per fare un piccolo esperimento: perché piace ai potenti, quindi governi, aziende ed élite economiche? E l’IA risponde:
- È efficiente e molto produttiva.
- Automatizza i processi, riduce i costi e incrementa i profitti.
- Controllo e sorveglianza: permette di utilizzare strumenti avanzati per monitorare dati, analizzare i comportamenti e prevedere le tendenze.
- Innovazione e potere tecnologico: chi domina l’IA può influenzare i mercati, le politiche e le strategie globali.
- Automazione del lavoro: meno dipendenza dal lavoro umano, riducendo i costi.
Perché piace alle persone comuni?
- Perché è comoda. In molti la usano per l’assistenza, per i traduttori automatici, come diceva Fabio, e per ricevere anche consigli personalizzati rispetto a cosa scegliere, per esempio, per guardare delle serie TV.
- Accesso alla conoscenza: ChatGPT dice che l’IA migliora l’educazione, la ricerca e la diffusione delle informazioni. Su questo punto avrei qualche obiezione, e va bene.
- Miglioramento della vita quotidiana: salute, sicurezza stradale. Cita come esempio la guida autonoma e le smart home, le case con dispositivi “intelligenti”.
- Opportunità lavorative e creative: nuovi lavori legati all’IA, strumenti per la “creatività”, come l’editing di video, la scrittura e l’arte digitale.
E poi qui c’è una parte che è quasi ironica. ChatGPT aggiunge:
“Ma c’è anche il rovescio della medaglia. L’IA può aumentare il divario tra ricchi e poveri, creare problemi di privacy e togliere posti di lavoro. Quindi piace a tutti, ma non senza qualche preoccupazione.”
I dominatori dell’umanità, per quanto abbiamo detto, utilizzeranno l’IA per compiere un ulteriore passo nella loro agenda volta al depotenziamento, al controllo e allo sfruttamento dell’umanità”.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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