“Obbligazioni per la consapevolezza del clima” utilizzando la blockchain dalla Banca europea

La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha emesso un’obbligazione verde utilizzando la blockchain per la prima volta mentre l’istituto con sede in Lussemburgo continua a aprire nuovi orizzonti nella finanza digitale e nei mercati dei capitali. Il suo vicepresidente Ricardo Mourinho Félix ha descritto l’ultima emissione di obbligazioni blockchain come “un’altra pietra miliare rivoluzionaria”. per la BEI, descrivendo il finanziatore statale membro dell’UE come “in testa alla carica verso la finanza sostenibile e l’innovazione tecnologica, con il supporto dei nostri preziosi partner e investitori”.

L’emissione della BEI arriva poco più di quattro mesi dopo che le autorità di Hong Kong hanno annunciato il successo dell’emissione di green bond tokenizzati, la prima emissione di questo tipo da parte di un governo a livello globale.

La BEI, che ha emesso la sua prima obbligazione climatica nel 2007, ha emesso la sua prima obbligazione digitale denominata in euro utilizzando una blockchain pubblica (del valore di 100 milioni di euro) nel 2021 e la prima obbligazione “digitalmente nativa” denominata in euro utilizzando la tecnologia blockchain privata (anche a 100 milioni di euro) nel novembre 2022. Un paio di mesi dopo ha lanciato un’obbligazione digitale denominata in sterline inglesi utilizzando una combinazione di blockchain pubbliche e private (del valore di circa 50 milioni di sterline/56 milioni di euro).

L’obbligazione è stata emessa su una blockchain con autorizzazione pubblica (PoCRNet) utilizzando so|bond, una piattaforma di obbligazioni digitali basata sulla tecnologia blockchain che è stata lanciata ad aprile da Crédit Agricole CIB (la divisione di corporate e investment banking del gruppo Crédit Agricole con sede in Francia) e SEB, banca con sede in Svezia.

La piattaforma utilizza un nuovo tipo di logica di convalida della blockchain – il protocollo ‘Proof of Climate awaReness (PoCR)’ – che secondo i suoi creatori consente un consumo energetico ‘paragonabile a’ sistemi non blockchain e incentiva i nodi partecipanti a ‘migliorare continuamente’ le loro infrastrutture’ impronta ambientale. In particolare, ogni nodo sarà remunerato per i suoi sforzi secondo una formula legata al suo impatto ambientale valutato con lo standard ISO Life-Cycle Assessment: minore è l’impronta ambientale, maggiore sarà la ricompensa.

Fonte: https://www.globalgovernmentfintech.com/european-investment-bank-climate-awareness-bond-blockchain/

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