“L’intelligenza artificiale lavora per conto suo. No, è settata su un determinato pensiero che non è il tuo. E tu sei un problema, sei un bug per l’intelligenza artificiale”, denuncia Matteo Brandi a 100 giorni da Leoni.
E’ questo quello che” l’Unione Europea vuole. Logically AI, una società britannica di intelligenza artificiale, che è pronta a dare forma alle elezioni del 2024 e si è vantata di poter sopprimere ed etichettare automaticamente qualsiasi contenuto ritenuto disinformazione su Facebook. Fantastico.
Ma guarda un po’, ma guarda un po’. Beh questo mette in chiaro la natura di una certa intelligenza artificiale, no?
Te la vendono come un qualcosa che cala dall’alto quasi divino, no? Ma in realtà è evidentemente settata su una determinata ideologia. Prova a fare determinate domande a chat GPT, ecco, la butto là, non vado neanche nello specifico, ma prova a fare alcune domande a chat GPT cambiando l’ordine e cambiando il soggetto della domanda e vedrete che le risposte cambieranno a seconda di un certo modo di pensare.
L’intelligenza artificiale essendo una macchina, perché è ancora una macchina evidentemente, ha un impriing da chi ci ha lavorato, ovviamente, gli ha dato una forma, in qualche modo l’ha programmata in una certa, a pensare in una certa maniera.
Quindi quando tu metti l’intelligenza artificiale a fare da cane da guardia per le cosiddette fake news, late speech, avete tutti questi inglesismi che nascondono dietro una gran fregatura, no? Cerchi la disinformazione e i discorsi d’odio.
Ma quali sono i discorsi d’odio? Quelli che abbiamo fatto io e te Riccardo in questi minuti sono discorsi d’odio. Perché? Perché abbiamo messo in discussione il fatto che il libero mercato si regoli da solo. Perché abbiamo messo in discussione il fatto che l’Unione Europea aiuti gli agricoltori. Perché abbiamo messo in discussione il fatto che tutto debba passare al sovranazionale e che invece sia bellissimo il privarci delle nostre radici del nostro territorio. Sono tutti discorsi d’odio. Ok? Vedi quanto odio, quanta violenza in queste parole. Se invece avessimo fatto un discorso esattamente al contrario, magari invece saremmo passati per i buoni.
E un’intelligenza artificiale settata per colpire determinate parole ci avrebbe fatto passare.
Ora, il problema qui è prettamente politico. Chissà che verrà colpito da questa intelligenza artificiale deve muoversi affinché non venga utilizzato come strumento di controllo e di propaganda e di censura. Altrimenti si cade nel rischio di pensare che tutto sommato sia una cosa super partes?
Stiamo andando verso un mondo in cui a me ricorda troppo un film, non so se l’avete mai visto, ma probabilmente sì, Demolition Man. Ricorda Demolition Man con Sylvester Stallone? Ecco, quello è il mondo dove stiamo andando, no? Con lo stato maestrina che ti entra in casa, ti dice questo non lo puoi dire, questo non lo puoi fare, vieni multato e guarda un po’ la gente come cresce? Come degli emeriti imbecilli che cantano canzoncine da spot televisivo in macchina e addirittura non fanno più sesso perché ho, per carità di Dio, il contatto fisico, no?
Ecco, quello è il mondo dove vogliono portarci ma io non credo che ci riusciranno perché tutto passa dalla volontà politica e popolare.
Hanno potere fino a un certo punto. Poi certo, se li rimbecillisci bene le persone magari ti supportano pure. Ma adesso il supporto non è così grande, se vogliamo dirla tutta”.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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