La protesta in Cina passa anche dagli Nft

I token non fungibili (NFT) raffiguranti le proteste in corso in Cina contro la dura politica di tolleranza zero COVID-19 del paese si trovano nel mercato NFT OpenSea.

A novembre sono state create almeno due collezioni.

La prima raccolta è basata su “Silent Speech”, propone 135 NFT raffiguranti immagini di manifestanti, segnaletica, graffiti e persino screenshot di social media relativi alle proteste in corso all’asta a partire da 0,01 Ether.

Un’altra raccolta intitolata “Blank Paper Movement” di 36 NFT basati su Ethereum con un prezzo minimo di 10 ETH, o quasi $ 11.800, presenta una visione più artistica poiché le immagini delle proteste sembrano essere dipinte.

Tenere un foglio di carta bianco è emerso come un simbolo che rappresenta la soppressione della parola nelle rare e diffuse proteste che sono scoppiate in tutta la Cina dal 14 novembre, a partire dai residenti di Guangzhou, una delle città più grandi della Cina, che hanno abbattuto le barricate della polizia in risposta alle misure relative al COVID-19.

Le proteste si sono intensificate il 24 novembre quando un incendio quel giorno in un grattacielo nella città nord-orientale di Urumqi ha ucciso 10 persone.

Alcuni utenti Internet cinesi ritengono che i residenti non siano stati in grado di scappare a causa delle misure di blocco estreme che hanno incluso il cablaggio delle autorità o la chiusura delle porte.

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