Intelligenza artificiale non mezzo ma causa finale per arrivare al post umano, questo è il problema per il costituzionalista Daniele Trabucco

“Il problema non è la tecnologia, non è l’intelligenza artificiale in sé, ma è il rapporto tra mezzi e fili, cioè tra la causa efficiente e la causa finale, denuncia Daniele Trabucco

“Passatemi un’espressione propria del linguaggio filosofico di Aristotele. Se l’intelligenza artificiale è il mezzo per garantire il bene pubblico, il bene comune? Nel senso anche qui, classico del termine, quindi non il bene oggetto di rappresentanza politica, oggetto di mandato, ma il bene della persona umana.

Ma l’intelligenza artificiale di per sé non è qualcosa di negativo, perché c’è un rapporto mezzi-fini. L’intelligenza è il mezzo, cioè lo strumento.
Il problema è che si stanno invertendo le cause e cioè l’intelligenza artificiale non è più la causa efficiente ma sta diventando la causa finale.
Sta diventando la causa finale e favorisce quel passaggio graduale ma purtroppo inesorabile verso il post umano.
Se l’intelligenza artificiale, se il dominio dell’intelligenza artificiale è il trionfo del transumano, del funzionalismo, nel momento in cui l’intelligenza artificiale diventa la causa finale, non il mezzo, ma il fine, noi siamo già in un’epoca post-umana, dove devi tu giustificarti davanti al robot di essere persona umana. Abbiamo invertito le cause”.

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