“Il crescente ricorso alla IA da parte delle compagnie di assicurazioni pone seri dubbi sulla compatibilità di tali modalità operative con il quadro normativo che consente la stima del danno solo ai periti iscritti al ruolo – denuncia il presidente Aiped, Luigi Mercurio – I pericoli di tali cambiamenti non sono solo per gli operatori del settore, ma anche per gli assicurati: una perizia svolta tramite IA non consente infatti di accertare con precisione la complessità di un danno da sinistro stradale. Questo significa che, in caso di sottostima dei danni, l’assicurato riceverà un risarcimento inferiore a quello cui avrebbe diritto. In caso di sovrastima, invece, la compagnia subirà un maggiore costo che sarà scaricato sugli utenti finali attraverso un incremento delle tariffe Rc auto, che negli ultimi mesi, come certifica anche l’Ivass, hanno ripreso a crescere”.
L’Intelligenza Artificiale non solo sta progressivamente sostituendo l’attività sul campo dei periti assicurativi, ma sta creando danni agli assicurati, attraverso perizie errate e un aumento dei costi dell’Rc auto per la collettività. La afferma l‘AIPED, l’Associazione Italiana Periti Estimatori Danni, contestando le dichiarazioni odierne della presidente Ania, Maria Bianca Farina, secondo cui l’intelligenza artificiale rappresenta un importante punto di riferimento per il settore assicurativo.
“Riteniamo pertanto un enorme pericolo il ricorso all’Intelligenza Artificiale nel comparto assicurativo, che se da un lato comporta vantaggi e risparmi per le imprese assicuratrici, dall’altro arreca un danno enorme alla collettività” – conclude Mercurio.
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