Il potenziale della blockchain per l’agroalimentare è un argomento di scottante attualità. La Blockchain sta riscuotendo molto interesse per il suo potenziale nel risolvere problemi legati alla fiducia in tutti i tipi di transazioni. Già nel 2016 si prevedeva che la tecnologia blockchain avrebbe acquisito importanza, anche nel settore agroalimentare. Le iniziative blockchain stanno nascendo in tutto il mondo. Organizzazioni internazionali come la FAO e l’OMC stanno prestando molta attenzione alla tecnologia.
Dal punto di vista strategico e decisionale, la blockchain è rilevante per l’agroalimentare in termini di:
- Trasparenza nella sostenibilità e contributo agli obiettivi climatici e agricoltura circolare (monitoraggio dei KPI in sostenibilità, emissioni, condizioni del suolo/acqua/aria, prevenzione e lotta alle frodi in aree come il trasporto di fertilizzanti)
- Tracciabilità per la sicurezza alimentare e ottimizzazione della catena del valore (richiami tempestivi in caso di emergenza, riduzione dello spreco alimentare)
- Informazioni per i consumatori (origine e qualità degli alimenti, prezzi equi dei prodotti alimentari, salute, impatto climatico e contributo agli obiettivi climatici)
- La posizione degli agricoltori e i modelli di reddito nell’economia dei dati (accesso alle infrastrutture dei dati, governance, regolamenti sullo scambio di dati)
Nel settore del clima e dell’ambiente gli utility token sono un fattore importante per abilitare nuovi modelli di business e governance e, quindi, di controllo. C’è in atto, infatti, un dibattito in ambito legale sull’ammissibilità della blockchain come tecnologia normativa (Schellekens et al. 2019). Esiste un ampio riconoscimento del fatto che la blockchain pone una sfida di complessità tecnologica e organizzativa.
Le principali sfide nell’applicazione della blockchain per l’agroalimentare sono:
- Affrontare la complessità e la governance della tecnologia: spesso non è chiaro cosa intendano esattamente per blockchain le persone, poiché esistono diversi tipi di blockchain e diversi aspetti delle applicazioni blockchain.
- Superare il problema dell’uovo e della gallina: c’è un’ampia divergenza di percezioni e aspettative sui vantaggi della blockchain, e questi sono difficili da dimostrare a meno che le persone non siano disposte a fare seri investimenti in termini di tempo, denaro e cambiamento di processo. Ma senza quella prova, molte persone avranno difficoltà a impegnarsi nella blockchain.
- Collegare la blockchain ai database esistenti e ai sistemi legacy: gli agricoltori e gli orticoltori hanno già a che fare con un mosaico di piattaforme digitali. Il valore aggiunto della blockchain non è chiaro.
Numerose iniziative stanno studiando la tecnologia e la stanno sperimentando attraverso vari casi d’uso. Includono il programma del Ministero dell’agricoltura, della natura e della qualità degli alimenti (LNV) “Blockchain for agri-food”, il progetto di partenariato pubblico-privato (PPP) “Blockchain: conformità automatizzata nelle catene agroalimentari” e la comunità Strike Two. Alleanze come la Dutch Blockchain Coalition (DBC) sono state stabilite con l’obiettivo di creare un’infrastruttura sicura e affidabile per le applicazioni blockchain.
L’implementazione delle applicazioni blockchain va di pari passo con una serie di cambiamenti tecnologici e organizzativi che costituiscono una parte essenziale per il raggiungimento di forme di collaborazione più trasparenti ed efficienti. Come molte persone hanno già scoperto, è un processo complesso. Tuttavia, ci sono passi pratici che possiamo intraprendere per liberare il potenziale della blockchain per un settore agroalimentare sostenibile. Sta a tutti noi realizzarlo.
Fonte: https://www.wur.nl/en/news-wur/show/blockchain-for-agri-food-on-the-road-to-scale-up.htm
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