Id digitale e pericoli per la sicurezza con i marcatori biometrici in caso di hackeraggio

“Le assicurazioni sulla sicurezza del sistema (per l’identità digitale basato su blockchain) si sono rivelate palesemente false, e non per la prima volta. Il livello di sicurezza è determinato dalle piattaforme che hanno accesso ai dati, che sono le meno esperte e quelle che gestiscono i dati con maggiore noncuranza. In questo caso il gateway per il furto di dati è sconosciuto”, scrive Norbert Häring su The Defence.

“All’inizio di ottobre, la società di sicurezza informatica Resecurity ha annunciato che gli hacker avevano rubato i dati biometrici sull’identità di oltre 800 milioni di indiani dal database governativo di Aadhaar e li stavano mettendo in vendita. Secondo Rescurity, i potenziali acquirenti possono utilizzare questi dati per saccheggiare i conti bancari online delle persone interessate e commettere frodi sui rimborsi fiscali a loro spese”.

L’incidente evidenzia gli enormi problemi per la tutela dei diritti civili che comportano un database di questo tipo, i cui dati vengono utilizzati per ogni immaginabile scopo identificativo.

Se la stessa banca dati viene utilizzata da un gran numero di autorità e fornitori per scopi diversi, il rischio di perdita di dati aumenta notevolmente, così come i danni per le persone colpite. Se vengono rubati anche i dati utilizzati per l’identificazione biometrica, ad esempio nel caso delle impronte digitali e della scansione dell’iride di Aadhaar, non c’è nulla contro il furto totale dell’identità. Poiché i lettori di dati biometrici vengono utilizzati ovunque per verificare l’identità, i criminali possono ottenere tali dati con relativa facilità. Poiché i tratti biometrici come una password non possono essere modificati, ciò può essere devastante per le persone colpite”.

Tratto da: https://childrenshealthdefense.eu/es/big-tech-es/el-marcaje-biometrico-digital-de-todos-los-ciudadanos-del-mundo-se-hace-realidad/

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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