“La scarsità virtuale elettronica è diventata possibile grazie alla tecnologia blockchain, che viene ora utilizzata per collegare il mondo virtuale e quello fisico agli smart contract, il tutto integrato nel mondo del Non Fungible Token”, scrivono Eugenio Giovanardi, Diego De Simone in “Siamo tutti non fungibili. La guida per il tuo viaggio negli NFT”.
“L’idea di scarsità digitale è stata introdotta con l’avvento delle criptovalute. Prima di essa, riprodurre qualsiasi oggetto su internet era relativamente facile.” Fino ad ora, le risorse digitali avevano la proprietà di esistere senza limitazioni. Per fare ciò, devi solo farne una copia esatta. In questo modo, una risorsa che all’inizio era unica cresce in modo esponenziale fino a raggiungere l’infinito. Per questo motivo, alla fine della catena di crescita la risorsa finisce per perdere tale valore.
La scarsità digitale, può permetterci di aumentare il valore di qualsiasi risorsa digitale limitandone il numero e l’esistenza, come succede con i bitcoin. E’ lo stesso principio applicato alle banconote dalle banche centrali. Se si stampano infinite banconote, queste perdono valore, così come per le criptovalute.
La tecnologia blockchain è in grado di creare scarsità senza ricorrere a un intermediario centralizzato, consentendo la vera proprietà dei beni digitali, è l’economia NFT (non-fungible token).
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