Il cliente registra il palmo della mano e le vene sottostanti su un terminale dedicato, associandoli alla sua carta di credito. In questo modo, non solo le impronte digitali, ma anche quelle palmari saranno presenti nei dati delle carte Fidaty del supermercato e in quelli di chi gestisce le carte di credito. Una volta completata questa operazione, il cliente può effettuare un acquisto semplicemente presentando il palmo della mano sopra un terminale di pagamento, spiega Carrefour, che spera che l’innovazione permetta di snellire e migliorare il processo di pagamento per il cliente. Il sistema è stato lanciato presso il Carrefour Market Paris Seine.
Ingenico ha spiegato in un comunicato stampa all’inizio di giugno di aver fatto affidamento sull’uso della luce infrarossa, che consente di catturare con precisione la struttura delle vene. A differenza delle impronte digitali o del riconoscimento facciale, le vene sono interne e quindi meno sensibili all’usura e agli influssi ambientali, offrendo così un livello di sicurezza più elevato, ha affermato, annunciando l’impiego della tecnologia in Uruguay sul “Red Express de Tienda Inglesa”.
Secondo Ingenico, una volta registrati, i dati vengono archiviati in uno spazio digitale sicuro. Un sistema che garantisce un’altissima sicurezza dei dati personali e bancari, indica Carrefour, a patto, ovviamente, aggiungiamo noi, che non ci siano hacker nei paraggi.
Il test viene lanciato pochi giorni dopo l’inizio dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, di cui Carrefour è uno dei maggiori sponsor.
“Rendi il processo di pagamento più fluido” è lo slogan associato alla possibilità di pagare con il palmo della mano, in perfetta coerenza con le idee Woke lanciate a questi giochi olimpici.
Questa tecnologia non solo accelera il processo di pagamento, ma riduce anche i tempi di attesa alla cassa, si integra perfettamente con i sistemi di fidelizzazione dei clienti e migliora l’esperienza di acquisto complessiva, ha affermato l’azienda.
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