Il Kenya pubblica sulla nuova legislazione sull’identità digitale e aggiunge la biometria del volto e dell’iride
La legislazione per accogliere una nuova modalità di registrazione biometrica dei cittadini nel quadro di un prossimo sistema di identificazione digitale è stata rivista dal governo keniota e pubblicata in vista di un imminente progetto pilota.
Il segretario principale per l’immigrazione e i servizi al cittadino, Julius Bitok, ha fatto l’annuncio recentemente durante una cerimonia alla quale hanno partecipato diverse parti interessate nella catena di lancio dell’identità digitale, compresi i leader religiosi, riferisce The Star.
Il regolamento sulla registrazione delle persone, modificato dal segretario del gabinetto degli Interni, Kithure Kindiki, il 25 ottobre, è stato rivisto per tenere conto delle disposizioni per il rilascio di una carta d’identità digitale e di un registro digitale delle persone.
La proposta di legge rivista sulla Carta Digitale Maisha prevede anche l’Identificatore Personale Univoco (UPI), che sarà assegnato ai neonati, rendendo più semplice la stesura dei certificati di nascita.
Un’altra novità nell’emendamento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale è l’inclusione del riconoscimento facciale e della biometria dell’iride come requisiti per la verifica dell’identità, oltre all’opzione già esistente della biometria delle impronte digitali.
Durante l’incontro, Bitok ha assicurato che con la legislazione ora pubblicata, presto inizierà un progetto pilota per testare la fattibilità e la funzionalità del sistema di identificazione digitale, prima di un’implementazione a livello nazionale. Ha sottolineato l’importanza fondamentale della sicurezza del sistema, aggiungendo che la Maisha Card sarà a prova di manomissione.
Ha affermato che, come parte della pianificazione continua del sistema di identificazione, le consultazioni con i diversi gruppi interessati continueranno mentre il governo cerca di evitare le carenze riscontrate nella precedente dispensazione dell’identità digitale. Si sono già svolte più di 698 riunioni di consultazione con le parti interessate, ha affermato.
I leader religiosi mostrano approvazione per l’identità digitale della Maisha Card
Nel frattempo, i leader religiosi, presenti alla cerimonia, si sono detti pronti a sostenere il lancio dell’identità digitale contribuendo al processo di sensibilizzazione e consapevolezza. Tuttavia, hanno esortato il governo a garantire che il lancio venga effettuato correttamente.
Il vescovo Philip Kitoto, presidente dell’Alleanza evangelica del Kenya (EAK), avrebbe esortato il governo a garantire che il programma affronti le preoccupazioni chiave, in particolare la privacy e la sicurezza dei dati.
Un altro leader religioso della Chiesa avventista del Settimo Giorno, Samuel Makori, ha affermato che il governo sta facendo “la cosa giusta” con il progetto, ma spera che vengano prese misure adeguate per evitare duplicazioni di ruoli e sprechi di risorse.
Non è chiaro quando verrà lanciato il nuovo programma di identificazione digitale dopo che il governo ha rinviato un piano iniziale all’inizio di questo mese.
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