L a digitalizzazione è una sfida che obbliga ad acquisire nuove conoscenze (tecniche, tecnologiche, di processo) e a saperle gestire. L’Associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia-Agricoltori Italiani ha accolto “con interesse le opportunità di nuovi spazi, anche virtuali, in cui gli agricoltori possono promuovere le loro aziende e far conoscere le attività e i prodotti dei territori -ha detto Enrico Calentini-. Allo stesso tempo, è l’occasione per rilanciare la questione digital divide nelle aree rurali, che continua a impedire un pieno sviluppo dell’agricoltura in chiave innovativa, soprattutto per i giovani. L’esperienza di Agia-Cia con Fondazione Mondo Digitale -ha aggiunto- ha proprio l’obiettivo di accelerare questi processi insieme, trasformando idee ‘futuristiche’ in soluzioni concrete hi-tech per le imprese di domani”.
La Blockchain -particolare tecnologia di registro distribuito, in grado di registrare scambi e informazioni in modo sicuro e permanente, mediante la condivisione di un database- è un’opportunità per aziende e consumatori.
C’è possibilità di farne strumentazione diffusa, da applicare anche ad altri comparti e produzioni agricole come l’olivicoltura, la vitivinicoltura, la cerealicoltura e anche comparti minori come l’apicoltura. C’è interesse per l’estensione della tracciabilità delle materie prime di tali prodizioni con l’obiettivo di migliorare la capacità contrattuale e le quotazioni nei rapporti di filiera partendo dal mondo della trasformazione industriale.
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