“Rischiamo di passare dall’intelligenza artificiale alla stupidità naturale – ha detto presidente Emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick al Festival dell’Economia di Trento – Io sono un giurista e spero cattolico. Ho un po’ di perplessità . Benissimo l’intelligenza artificiale purché aiuti la persona a progredire. Siamo talmente affascinanti dalla tecnologia, che dimentichiamo i prezzi che questa ci fa pagare. Senza dimenticare l’indebolimento della persona umana. Si dimentica dove termina la persona umana – aggiunge ancora il presidente – e dove inizia quella artificiale. Oggi le tecnologie formano le regole”.
Il rischio che corriamo, è che la società diventi troppo ‘tecnicizzata’ dove la persona conta di meno. Ma il messaggio chiaro che arriva dalla nostra Costituzione è che la persona deve restare al centro. Pensiamo solo alle crisi di questi ultimi anni: globalizzazione nel 2008, Covid nel 2019, oggi la guerra. Tutto questo ha inciso pesantemente sulla personalità umana. In questi anni abbiamo privato le persone di relazioni. Ignoriamo il passato e ci disinteressiamo troppo spesso del futuro. Per questo transizione ecologica e tecnologica ma anche culturale ed umana. Perchè rischiamo di non riconoscere confine tra ‘umanizzare’ la tecnica e ‘tecnicizzare’ l’uomo”. La discussione prosegue quindi con la crisi della giustizia, con avvocati e magistrati che litigano tra loro, ma anche su fine vita e nuove nascite, con le relative conseguenze in campo giuridico.
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