Richiesta di “Etichetta” per l’intelligenza artificiale per i prodotti che la usano

“Oltre ai framework per Al, è necessario un altro requisito per la sua implementazione: l'”etichetta” su un prodotto Al”, ha spiegato Harald Leitenmüller, CTO. Microsoft Osterreich GmbH, durante il simposio su “Intelligenza Artificiale e Democrazia, organizzato da Politica! Academy in collaborazione con il Wilfried Martens Center for European Studies.

“Se compri qualcosa in un supermercato, l’etichetta ti dice immediatamente: qual è la data di scadenza? Come dovrei usarlo? Cosa c’è dentro? L’etichettatura di prodotti e servizi è un approccio importante.

Ad esempio, pubblichiamo le cosiddette note sulla trasparenza per le nostre tecnologie e soluzioni. Rispondono a domande su: Qual è lo scopo previsto di questo sistema o tecnologia? Cosa non è supportato? Quale trattamento forbici? Se noi veniamo a conoscenza di qualsiasi uso improprio, abbiamo il diritto di porre fine a questo servizio”.

“Ci sono due argomenti a cui presto maggiore attenzione quando mi occupo di AI: equità e inclusione. Si tratta della democratizzazione dell’intelligenza artificiale. Come può diventare possibile per tutti beneficiare? Questo è importante anche dal punto di vista del business visto che si tratta di un mercato su larga scala e non solo di pochi utenti”.

Per questo è importare sapere quali prodotti la usano e decidere se comprali, utilizzarli opporre no.

Se usiamo l’intelligenza artificiale i dati che generiamo da chi saranno usati, si potrà chiedere in futuro che restino riservati?

Qui il rapporto completo: https://www.martenscentre.eu/publication/artificial-intelligence-and-democracy/

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