Restare umani nell’epoca del transumanesimo contro il nuovo modello globale, che vogliono rimuovere in fretta, Gianluca Marletta

“Esistono sacche di resistenza molto forti, al di fuori del mondo occidentale propriamente inteso contro il transumanesimo. Ci sono sacche di resistenza che tendono a rinforzarsi, anche da un punto di vista militare, di potenza, di potere”, denuncia Gianluca Marletta, autore del libro “Transumanesimo”.

“Cercare di contrastare e possibilmente rimuovere queste sacche di resistenza al nuovo modello globale — nuovo, si fa per dire, dato che in realtà ha radici secolari, ma chiamiamolo “nuovo modello globale” — è fondamentale, ed è fondamentale farlo presto, prima che eventuali altri poteri possano opporsi in modo eccessivo e abbiano la forza di farlo. Questa fretta è evidente.

Negli ultimi quattro anni, come sappiamo, abbiamo vissuto esperienze incredibili, a volte simili a film, talvolta persino a film distopici. E vedo il tuo sguardo che, in qualche modo, conferma… Quasi da film. Alcune di queste esperienze le abbiamo vissute direttamente, altre, per fortuna, solo attraverso lo schermo televisivo. Tuttavia, la sensazione di una frenetica accelerazione degli eventi è percepita da tutti.

Perché? Perché, evidentemente, bisogna fare in fretta. Non c’è molto tempo. Se si lascia trascorrere troppo tempo, determinati progetti potrebbero fallire o comunque venire vanificati, perché non tutto il mondo, ripeto, condivide la stessa visione. Esistono sacche di resistenza ideologica, religiosa, spirituale. In Occidente magari no, ma altrove sì. Queste sacche non accetterebbero passivamente, e infatti non lo fanno, questo “reset” dell’umanità, almeno non nei termini che vanno di moda da noi.

Come fare a rimanere umani? Questa è una bellissima domanda, anzi, è “la” domanda. Nelle tradizioni spirituali, essere umano significa possedere coscientemente una scintilla spirituale e saperla sviluppare. Questo è forse il grande discrimine tra le visioni tradizionali e la visione transumana del mondo. La visione transumana afferma la necessità di una post-evoluzione, una fase che ci porterà alla vita eterna e così via. Nella prospettiva tradizionale, però, non è che l’idea di evoluzione non esista, ma viene proiettata verso l’alto: l’essere umano non trova la sua realizzazione nel tempo, bensì trascendendolo.

Queste due visioni sono e resteranno sempre incompatibili, perché non esiste un punto di convergenza. O si è transumani o, come diceva Dante, si cerca di “transumanare”, che è qualcosa di completamente diverso. Transumanare, di cui parla la Divina Commedia, significa trascendere l’umano non dissolvendolo o distruggendolo, ma facendo dell’umano il gradino per accedere a qualcosa di superiore, a livello spirituale, verso piani superiori dell’essere. Questa è forse l’unica vera maniera attraverso la quale possiamo oggi rimanere umani.

Poi ognuno scelga la propria strada. Non siamo qui per fare prediche o conversioni forzate. Online, queste cose non funzionano e non hanno senso. Ognuno ascolti il proprio cuore, se ancora ne possiede uno umano, e si chieda cosa c’è realmente in quel cuore, qual è la vera esigenza profonda che quel cuore gli richiede”.

Qui trovate il libro di Gianluca Marletta.

Fonte

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