Padre Benati: la tecnologia da sempre ci aiuta a dominare la realtà, così sarà anche per il metaverso?

“La tecnologia da sempre ci aiuta a dominare la realtà”, spiega padre Benati. “Questo potrebbe essere una delle ragioni, al di là dei più o meno piacevoli risvolti economici che Mark Zuckerberg può avere nei confronti del metaverso, per cui il metaverso stesso è una conseguenza dell’esigenza umana di controllare la realtà.

C’è questa famosa scena del postino in cui si dice che la poesia non è di chi la fa ma di chi la usa.

E così il metaverso, al di là dei motivi, per cui parlerei del metaverso in generale e non per forza della realizzazione di Zuckerberg, perché ce ne saranno più di una, non è detto che se uno lo fa per motivi di business poi non possa significare altro per le persone che lo abitano. Ecco, questo ti direi che senz’altro è il motivo per cui ha tanto fascino succedono di noi. Ha tanto fascino succedono di noi perché ci parla di una realtà altra, che potrebbe essere una realtà più addomesticabile.

L’elefante ha nella sua condizione naturale tutto quello che gli basta per vivere, la famosa memoria di elefante. Ecco, io e voi no.

Io e voi, se prendiamo appunti, viviamo qualcosa che ci interessa, per non perderci qualcosa, ci serve carta e penna, ci serve il notepad, ci serve di fare una foto con lo smartphone.

Perché? Ecco perché abbiamo una condizione di eccedenza rispetto alla nostra biologia, quella che prima dicevi, la condizione spirituale, che cosa vuol dire essere esseri spirituali? Che non siamo solo biologia, c’è qualcosa che va oltre, guardiamo un tramonto dall’alto di una montagna e c’è qualcosa dentro di noi che si muove. Questa condizione di eccedenza ha bisogno della tecnologia per essere sostenuta, per darsi nella storia.

E allora, come la pittura, come l’apparato arte, come qualsiasi cosa che acceda a un senso estetico, al bello, che non è semplicemente funzionale, non serve solo a qualcosa, il metaverso può essere segno di tutto questo. È il metaverso commerciale? No, così come non è per forza la realizzazione commerciale il segno di tutto questo, ma ci saranno persone che probabilmente potranno abitare e vivere il metaverso come traccia di questo di più, di questa ricerca di un’esperienza estetica”.