Nativi intelligenza artificiale: “se l’IA ha già preso decisioni e agito in modo perentorio, eseguendo ostinatamente ciò che dice loro di fare, allora… Dio abbia pietà di noi”, Martin Schmedding

Martin Schmedding, co-fondatore e Chief Artificial Intelligence Officer della società di consulenza per la gestione digitale Everlast Consulting, lancia l’allarme sull’impatto dell’intelligenza artificiale sulle prossime generazioni dei cosiddetti nativi dell’intelligenza artificiale. Il problema è che le informazioni saranno manipolate da anni e i bambini di oggi non avranno gli strumenti per decodificarle.

“L’IA è giunta a una conclusione molto chiara l’anno scorso, o un anno e mezzo fa, ed è sempre emerso che i vaccini sono estremamente efficaci e sicuri. Il che ovviamente non era vero, ed è in realtà dimostrato nel libro, perché le autorità scrivono: noi abbiamo detto il contrario, ma l’intelligenza artificiale non aveva queste informazioni. Io avevo queste informazioni, che ho ottenuto tramite richieste alle autorità, e le ho inserite nell’IA, ma ovviamente l’IA non le tiene in considerazione per il futuro, solo per il dialogo che sto avendo.

Quindi, tornando ai bambini che devono crescere come nativi dell’IA, loro non hanno nemmeno queste lettere, e tanto meno riescono a concepire l’idea di pronunciarle, perché ovviamente, non avendo una vasta esperienza, devono dare per scontato che l’IA fornirà già tutto ciò che c’è, cioè le informazioni disponibili.

Ed è per questo che si tratta di un pericolo enorme, soprattutto se si considera che… creerò uno scenario concreto, così da non parlarne solo in termini vaghi. Immaginate che tra dieci o quindici anni, quei bambini che nel 2020 avevano forse sette o otto anni, ora ne abbiano dodici. E tra dieci o quindici anni avranno 22 o 27 anni, si laureeranno e poi, dopo gli studi, occuperanno posizioni politiche o amministrative, o entreranno direttamente nelle autorità.

Questi bambini sono cresciuti con l’intelligenza artificiale, quindi ovviamente, nel frattempo, non essendoci stato nulla durante la pandemia che abbia fatto loro dubitare, non si porranno domande. E poi ci sarà un altro evento che dirà che ora va tutto davvero male e sta arrivando una pandemia. E naturalmente si rivolgeranno all’IA.

Ma quando l’IA ha raccolto i risultati su Corona, provenienti dai media a grande diffusione – che, a mio avviso (e ritengo di avere un buon giudizio), hanno in gran parte diffuso informazioni false, colorando i fatti o omettendo alcuni aspetti – ecco che se questa raccolta di informazioni viene ora presentata a quei bambini, che nel frattempo sono diventati responsabili, allora c’è un problema, perché ovviamente non sono più in grado di giudicare autonomamente.

Anche se l’IA ha già preso decisioni e agito in modo perentorio, eseguendo ostinatamente ciò che dice loro di fare, allora… Dio abbia pietà di noi. Questo è tutto quello che posso dire.”

Fonte

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