Lotta all’evasione con l’intelligenza artificiale: cosa succederà spiegato dal comandante generale della Guardia di Finanza italiana

Il comandante generale della Guardia di Finanza Andrea De Gennaro ha spiegato al Festival dell’Economia di Trento quali sono gli utilizzi dell’intelligenza artificiale per combattere le frodi allo stato.

“L’intelligenza artificiale – ha spiegato De Gennaro – ci permetterà di gestire una massa di dati particolarmente importante e sviluppare un’analisi di rischio elaborata per singole categorie d’intervento come ad esempio la spesa pubblica o le frodi fiscali. I risultati ci consentiranno di far emergere possibili fenomeni di rischio di evasione, sia su base geografica sia su base tematica, che saranno inviati ai reparti speciali sul territorio per procedere alla fase operativa”. Il generale ha quindi sottolineato come sarà importante gestire al meglio gli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che sarà necessario regolamentarla per evitare derive impreviste e che in ogni modo non sostituirà l’operato dell’uomo in quanto sono le persone che sulla base dei risultati indirizzeranno il proprio lavoro.

Stimolato dal vice direttore de Il Sole 24 Ore Jean Marie Del Bo, De Gennaro ha rivolto il suo sguardo anche su altri ambiti in cui è impegnata la Guardia di Finanza come la contraffazione per la quale è fondamentale collaborare con le aziende produttrici di prodotti, le indagini legate ai bonus fiscali ed edilizi che porteranno alla luce ulteriori frodi, i controlli sul mondo del lavoro che hanno portato, grazie alla collaborazione con le istituzioni e le altre forze dell’ordine, alla scoperta di sistemi di caporalato diffusi a macchia di leopardo su tutto il Paese e di 10mila lavoratori sconosciuti e 17mila irregolare. Tra le forme di evasione particolarmente significative anche quelle da parte di grandi società straniere che operano in Italia e non lo dichiarano. Infine un accenno allo stato di salute fiscale del nostro Paese legato paragonandola a uno stato febbrile: “La temperatura dell’evasione è alta – ha concluso De Gennaro – ma non tale da morire stecchiti. C’è parecchio da lavorare”.

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