Il Ministero dei trasporti, delle comunicazioni e dell’informatica dell’Oman ha inaugurato un centro di hosting di dati e mining di bitcoin all’avanguardia. Con un investimento di 370 milioni di dollari, equivalenti a 135 milioni di RO, l’Oman intende espandere la propria posizione nel settore del mining di bitcoin in vista dell’imminente dimezzamento.
Il Paese vuole diventare un hub centrale per i minatori di bitcoin.
Questi grandi investimenti sono in sintonia con la visione strategica dell’Oman: rafforzare l’occupazione e ritagliarsi una nicchia come destinazione ambita per i minatori regionali di bitcoin.
Exahertz International, una filiale di Afaaq for Advanced Technologies, ha ideato lo sviluppo di questa struttura. La vasta area, che si estende su 312.000 metri quadrati, attualmente sfrutta circa 11 MW di capacità. Questa sostanziale fonte di energia aziona oltre 2.000 macchine minerarie. Il ministero mira ad aumentare questo numero a 15.000 macchine entro ottobre.
“Li immaginiamo come una pietra angolare della fiorente economia digitale dell’Oman”, ha detto il ministro al Maawali.
Sam Ferdos, CEO di Moonwalk Systems e alleato strategico di Exahertz International, ha evidenziato la fase pilota in corso. Questa fase critica è destinata ai test e alla valutazione ambientale, garantendo che vengano identificate eventuali modifiche essenziali per rafforzare l’efficacia e la sostenibilità del centro. Il feedback di questo progetto pilota darà forma ai progetti futuri. C’è uno slancio accelerato per introdurre tre ulteriori siti a Salalah e una struttura di Al Jabal Al Akhdar all’interno del governatorato di Al Dakhiliyah.
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