L’intelligenza artificiale entra nella sicurezza informatica con gli antivirus

Le organizzazioni di sicurezza informatica si affidano sempre più all’intelligenza artificiale con strumenti più tradizionali come protezione antivirus, prevenzione della perdita di dati, rilevamento di frodi, gestione di identità e accessi, rilevamento di intrusioni, gestione dei rischi e altre aree fondamentali di sicurezza. A causa della natura dell’intelligenza artificiale, che può analizzare enormi quantità di dati e trovare modelli, l’intelligenza artificiale è particolarmente adatta a compiti quali:

  • Rilevare gli attacchi reali in modo più efficace e accurato rispetto agli esseri umani, rilevandone un numero maggiore, creando meno risultati falsi positivi e dando priorità alle risposte basate sui rischi del mondo reale senza interventi umani manuali.
  • Analizzare rapidamente enormi quantità di dati relativi agli incidenti in modo che i team di sicurezza possano agire rapidamente per contenere la minaccia.
  • Sondare intenzionalmente le difese di software e reti per identificare i punti deboli prima che gli hacker possano trarne vantaggio in modo dannoso.

Secondo il rapporto IMB 2023, le organizzazioni che implementano completamente l’intelligenza artificiale e l’automazione della sicurezza hanno registrato in media cicli di vita delle violazioni più brevi di 108 giorni rispetto alle organizzazioni che non hanno implementato queste tecnologie – e hanno riscontrato costi degli incidenti significativamente inferiori.

Ma l’impatto economico della sicurezza informatica non si ferma alla riduzione dei costi degli incidenti; secondo una recente ricerca di Morgan Stanley,1 oltre 20 CISO e CIO, in media, gli analisti della sicurezza dedicano il 20-40% del proprio tempo ad attività automatizzabili: reporting, riepilogo degli avvisi, gestione delle patch e monitoraggio e analisi dei log erano le quattro attività chiave notato.

Si stima che la forza lavoro informatica globale sia di circa 4,7 milioni di professionisti e che lo stipendio globale medio sia di circa 80.000 dollari. Ciò significa che la spesa media globale del personale informatico è di 374 miliardi di dollari. Supponendo che il 30% (il suggerimento dei CIO intervistati era il 20-40% delle attività di automazione) di questo flusso di lavoro possa essere automatizzato si presenta un potenziale risparmio sui costi di 112 miliardi di dollari all’anno.

Tratto da: https://www.watchguard.com/wgrd-news/blog/economic-impact-automation-and-artificial-intelligence

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