Storicamente questo campo, l’intelligenza artificiale, nasce con il fondatore dell’informatica Alan Turing che ha avuto una vita breve ma di un’influenza incredibile sul mondo di oggi e anche sfortunata, tragica la sua vita, triste, però negli ultimi anni si occupava molto della domanda se le macchine possono pensare e diventare intelligenti e lui pensava di sì e da quell’articolo fondamentale del 1950, sono passati 74 anni, e lì lui diceva secondo me per essere semplici e non esitare a discutere troppo di filosofia, se una macchina può conversare con noi senza essere mai riconosciuta, chiamiamola, trattiamola come pensante. Era un tipo pragmatico. Ebbene, per anni si è tentato di superare il test di Turing, quello si chiama il gioco di limitazione, noi chiamiamo il test di Turing, per anni ci abbiamo provato”, spiega lo scienziato Nello Cristianini.
E lo scorso anno, tutti, abbiamo compensato con SatGPT, mentre fino a prima era una cosa insuperabile. una compagnia israeliana lo scorso anno ha fatto un test online con milioni di utenti chiedendogli di parlare a fa di loro e alcuni invece parlavano con la macchina alcuni a fa di loro e poi gli chiedeva quale di voi ha pensato di farlo il 40% degli utenti non riusciva a riconoscere il bot quando lo incontrava quindi test superato se fosse il 50% sarebbe esattamente come lanciare la moneta c’è ancora un po’ di vantaggio ma questo era l’altano con gpt3 ora c’è gpt4 5 6 7 8 e siamo all’inizio tenete presente questo come era l’aeroplano dei fratelli Wright era di balsa e tela come adesso l’aeroplano questa mattina ieri per venire qui il mondo in cent’anni cambia fra cent’anni il mio lavoro è pensare a cosa farà questa cosa che ha fatto ormai è chiaro che queste macchine potranno conversare come noi e il momento è storico in questo senso qua”.
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