“L’approccio dell’UE all’intelligenza artificiale è incentrato sull’eccellenza e sulla fiducia, volto a rafforzare la ricerca e la capacità industriale garantendo al tempo stesso la sicurezza e i diritti fondamentali”, scrive in una recente nota indirizzata ai deputati e al personale del Parlamento europeo come materiale di riferimento per assisterli nel loro lavoro parlamentare.
“Nel 2021, la Commissione europea ha proposto l’AI Act per regolamentare questo settore, ma tale regolamento è ancora in discussione. Secondo le raccomandazioni del Parlamento europeo del maggio 2022, l’IA ha un enorme potenziale per aumentare la produttività del capitale e del lavoro, l’innovazione, la crescita e la creazione di posti di lavoro. Tuttavia, il suo sviluppo potrebbe anche aprire la strada a una potenziale sorveglianza di massa e ad altri effetti dannosi sui diritti e sui valori fondamentali”
“Si prevede che i recenti lanci di strumenti di intelligenza artificiale (AI) in grado di generare risposte testuali dirette alle domande, in particolare il chatbot ChatGPT, e lo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale generiche rivoluzioneranno l’applicazione dell’IA nella società e nell’economia. I nuovi strumenti di intelligenza artificiale in generale offrono un enorme potenziale per gli sviluppi nell’industria, nell’agricoltura, nella sanità, nell’istruzione e in altri settori. Tuttavia, molti scienziati e politici chiedono l’istituzione di un quadro legale ed etico per evitare impatti potenzialmente dannosi dall’uso di tali tecnologie”.
Qui trovate il documento in formato pdf: https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/BRIE/2023/745695/EPRS_BRI(2023)745695_EN.pdf
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