“Sono probabili cambiamenti di impatto in dieci aree tecnologiche: intelligenza artificiale (AI), biotecnologia, realtà estesa, interfacce uomo-macchina, tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), materiali avanzati, sensori, tecnologia spaziale, tecnologia quantistica e crittografia, sicurezza, convalida e tecnologie di miglioramento della privacy. I progressi incrementali in queste aree continueranno probabilmente ad avere un impatto sull’ambiente informativo insieme alle nuove tecnologie emergenti non ancora in uso (ad esempio l’informatica quantistica)”, scrive Rand Corporation nel suo rapporto “Cambiamento culturale e tecnologico nel futuro ambiente informativo”, realizzato da Linda Slapakova, Abby Fraser, Megan Hughes, Maria Chiara Aquilino, Kristin Thue.
Si prevede che gli sviluppi tecnologici guideranno un panorama mutevole delle identità culturali, diminuendo potenzialmente il significato delle delineazioni demografiche e geografiche ed elevando le identità culturali transnazionali e subnazionali formate attraverso interazioni virtuali. La tecnologia può anche integrarsi sempre più nelle identità culturali, ad es. l’ibridazione dell’identità umana attraverso l’abilitazione tecnologica e la crescente importanza del modo in cui le culture definiscono norme e valori relativi all’uso della tecnologia.
Il cambiamento tecnologico è associato a cambiamenti nella definizione e nella comprensione di tre concetti culturali: privacy, equità e responsabilità. Questi fattori saranno probabilmente sottoposti a una pressione crescente
nel futuro ambiente informativo a causa del crescente sfruttamento dei dati per applicazioni tecnologiche, delle nuove disuguaglianze nell’accesso agli strumenti tecnologici e dell’offuscamento dell’identità dell’utente finale, e quindi
responsabilità per i rischi e i danni derivanti dall’uso della tecnologia. Tuttavia, alcuni sviluppi, come il miglioramento della privacy”
Qui trovate il rapporto di Rand Corporation
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