La proposta arriva dal primo ministro bavarese Markus Söder: vuole pianificare un controllo del comportamento da parte dello stato tramite denaro digitale programmato solo per alcuni acquisti per i richiedenti asilo.
Ha annunciato che ai richiedenti asilo verranno fornite solo carte di pagamento speciali che consentiranno solo l’acquisto di determinati beni e servizi.
“Con la chip card si potranno fare acquisti presso i discount o nelle panetterie e macellerie per le tue necessità quotidiane: ad esempio cibo, abbigliamento, articoli per l’igiene. Stiamo attualmente discutendo il contenuto di questo carrello con le autorità competenti.” “Attualmente stiamo discutendo il contenuto di questo carrello con le autorità competenti.” Non dovrebbe essere possibile acquistare alcolici con la chip card.
La misura verrà applicata ai richiedenti asilo respinti dalla Germania, ma che continuano a stazionare sul territorio tedesco, in maniera dissuasiva a restare nello Stato. Una quota molto elevata di richiedenti l’asilo respinti rimane in Germania per un periodo molto lungo o permanente nonostante non abbiano diritto alla protezione statale.
Söder ha anche annunciato un programma affinché i richiedenti asilo possano svolgere più attività di beneficenza fino a quando non verrà deciso il loro status di residente. “Si tratta di lavorare nei cantieri edili, pulire i parchi o piantare alberi”, ha spiegato il Primo Ministro. “Questo dovrebbe essere fatto ovunque in Germania”.
“Abbiamo bisogno di un patto tedesco contro l’immigrazione incontrollata. Altrimenti metteremo a repentaglio la stabilità della nostra democrazia”. I comuni sono ormai “completamente sopraffatti” dall’accoglienza delle persone.
“Tecnicamente nulla impedisce di attuare un controllo dettagliato del comportamento di tutti i cittadini, proprio come l’ingegnere sociale Söder vuole normalizzare per i richiedenti asilo. L’unico ostacolo è il rispetto dell’autonomia d’azione delle persone che finora è stato richiesto”, commenta Norbert Häring nel suo blog.
“In tutta Europa e nel mondo stanno nascendo progetti modello per sistemi di credito sociale, in cui i cittadini che si lasciano volontariamente monitorare digitalmente ricevono punti e benefici monetari per il buon comportamento. Le valute digitali previste dalle banche centrali dovrebbero essere direttamente programmabili o sostenere un nuovo sistema monetario in cui i pagamenti vengono eseguiti tramite piattaforme controllate centralmente e possono essere programmati lì”.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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