“Grazie per aver selezionato la mia immagine e aver reso questo un momento storico, in quanto è la prima immagine generata dall’intelligenza artificiale a vincere in un prestigioso concorso fotografico internazionale”, così il fotografo tedesco Boris Eldagsen ha rifiutato un prestigioso premio d’arte, rivelando che l’immagine che aveva presentato era stata generata dall’intelligenza artificiale.
L’artista berlinese è stato premiato con il miglior gong ai Sony World Photography Awards per un’inquietante immagine in bianco e nero intitolata The Electrician, parte della sua serie Pseudomnesia.
Più tardi ha detto a Breakfast della ABC RN: “È stato un test per vedere se i concorsi fotografici sono preparati per [AI] … Non lo sono”. Il fotografo sostiene che non aveva intenzione di ingannare i giudici. Invece, voleva iniziare una conversazione su dove l’arte dell’intelligenza artificiale si inserisce nel mondo della fotografia.
La voto vincitrice ricorda un ritratto di famiglia degli anni ’40, mostra due donne che sembrano appartenere a generazioni diverse.
Boris Eldagsen ha creato Pseudomnesia: The Electrician inserendo più suggerimenti di testo in un programma di generazione di foto AI. (Reuters)
Eldagsen tiene questa “ricetta” vicino al suo petto, rifiutandosi di rivelare i suggerimenti esatti che ha fornito al programma per generare l’immagine di The Electrician. Ma usa questi suggerimenti in modo simile a come un pittore usa i colori e un pennello.
Afferma che le recenti opere d’arte di alto profilo hanno dato alle creazioni di intelligenza artificiale una cattiva reputazione.
“I critici delle immagini generate dall’intelligenza artificiale affermano che non è difficile [creare queste immagini]. E questo è vero se digiti semplicemente ‘Trump viene arrestato'”, afferma.
Si riferisce alla serie di immagini false e iperrealistiche dell’ex presidente circondato da agenti di polizia, che sono state generate e diffuse prima della recente contestazione di Trump a Manhattan
La curatrice di fotografia di San Diego Deborah Klochko, che ha giudicato i World Photography Awards l’anno scorso, afferma che il lavoro di Eldagsen è arte e coloro che mettono in dubbio il suo merito artistico hanno paura del cambiamento.
“Quando la fotografia è stata inventata nel 1839… la gente ha pensato da oggi in poi [che] la pittura fosse morta.
“E non è passato molto tempo da quando la gente diceva, beh, mostreresti la fotografia digitale? Assolutamente. È uno strumento”, dice.
difensori della fotografia tradizionale sostengono che un’immagine riflette ciò che è reale, ma Klochko si chiede se sia mai stato così.
“La fotografia fin dall’inizio è sembrata veritiera. Ma non lo è. Sta catturando un momento nel tempo che non esiste più.
“Dipende anche da chi tiene in mano la telecamera o punta la telecamera e dal suo punto di vista”, dice.
L’esperienza dei World Photography Awards di Eldagsen suggerisce che il mondo dell’arte potrebbe non essere pronto ad accettare le immagini AI.
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