Il Tony Blair Institute chiede di etichettare come deepfake i contenuti creati con l’intelligenza artificiale. Le raccomandazioni politiche del rapporto del Tony Blair Institute includono la richiesta alle società di intelligenza artificiale generativa di etichettare i media che producono come “deepfake” e di rimuovere da Internet i deepfake senza etichetta. Il rapporto chiede inoltre set di dati di proprietà pubblica per aiutare a costruire sistemi di IA responsabili, nonché la creazione di un laboratorio nazionale incentrato sulla ricerca e sulla sperimentazione di un’IA sicura, con l’obiettivo di diventare un regolatore internazionale dell’IA.
Il rapporto raccomanda inoltre che qualsiasi entità che desideri accedere alla potenza di calcolo controllata dal governo per l’utilizzo nella costruzione di sistemi di intelligenza artificiale deve mostrarne un “uso responsabile”.
Keir Starmer lancerà un severo avvertimento sui rischi che la tecnologia pone. Il leader laburista si chiede: “La domanda che il nostro Paese deve affrontare è chi beneficerà di questa perturbazione? Ne lascerà indietro qualcuno, come è successo con la deindustrializzazione in vaste aree del nostro paese? O può aiutare a costruire una società in cui tutti sono inclusi e le disuguaglianze sono ridotte, non ampliate?
Lucy Powell, la segretaria digitale ombra, ha chiesto un modello di licenza per coloro che lavorano su grandi set di dati che possono essere utilizzati per addestrare strumenti come ChatGPT, mentre Labor sta anche valutando se potrebbe essere necessario un regolatore AI separato.
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