Il Regno Unito pensa a una nuova legge sulle criptovalute, lo ha annunciato Bim Afolami, segretario economico del Tesoro. Vogliono diventare un hub globale per le monete elettroniche

Il governo guidato dal partito conservatore ha affermato di voler rendere il Regno Unito un hub globale per le criptovalute e lo scorso anno ha approvato una legislazione per riconoscere le criptovalute e le stablecoin come attività finanziarie regolamentate nel paese.

Il Regno Unito emanerà una nuova legislazione per le stablecoin, nonché per lo staking, lo scambio e la custodia delle criptovalute entro giugno o luglio di quest’anno, ha affermato il segretario economico Bim Afolami.
“Stiamo ora lavorando a ritmo serrato per elaborare la legislazione necessaria per mettere in atto le nostre proposte finali per il nostro regime”, ha affermato Afolami. “Una volta che sarà operativo, tutta una serie di attività legate alle criptovalute, tra cui la gestione di un exchange, la custodia dei beni dei clienti e altre cose, rientreranno per la prima volta nel perimetro normativo.”

Le autorità di regolamentazione locali, la Financial Conduct Authority e la Banca d’Inghilterra, si sono entrambe consultate su come sarebbe il regime delle stablecoin lo scorso febbraio. La BoE ha affermato che supervisionerà i fornitori di stablecoin sufficientemente grandi da influenzare il sistema finanziario, mentre la FCA ha affermato che regolerà lo spazio crittografico più ampio.

L’obiettivo è “minimizzare il potenziale danno per i clienti e mitigare i rischi di condotta, prudenza e stabilità finanziaria derivanti da tali stablecoin.

Una volta avviato, tutta una serie di attività relative alle criptovalute, tra cui la gestione di un exchange, la custodia delle risorse dei clienti e altre cose, rientreranno per la prima volta nel perimetro di RegExe.

Ora abbiamo anche creato una sandbox per la sicurezza digitale e questo regime aiuterà le aziende ad adottare risorse digitali
attraverso i mercati e le classi di attività tradizionali. E in particolare, consentendo alle aziende partecipanti di modificare o addirittura disapplicare i requisiti legislativi quando tali requisiti inibiscono l’innovazione. Potremo quindi utilizzare la nostra esperienza nel sandbox per apportare modifiche permanenti alla legislazione del Regno Unito. Ecco a cosa serve.

È un approccio che abbiamo adottato ampiamente utilizzando i sandbox negli ultimi 10 anni e ha avuto successo”.

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