Il celebre Centre Pompidou, il Centro nazionale d’arte e di cultura Georges Pompidou di Parigi, si lancia nel mondo della blockchain, attraverso l’acquisizione di 18 NFT.
Si tratta della prima istituzione francese a realizzare un’operazione di questa portata nel mondo della blockchain. Il centro, che ospita il Museo Nazionale d’Arte Moderna, ha acquistato una collezione di 18 opere digitali sotto forma di token non fungibili (NFT).
“Recentemente, il fenomeno mediatico che ha accompagnato la mania degli NFT potrebbe aver dato l’impressione che l’arte digitale fosse appena apparsa, mentre esisteva dagli anni ’60, in forme allora molto sperimentali e molto meno diffuse”, spiega Philippe Bettinelli, curatore del patrimonio al servizio dei nuovi media.
Attraverso queste acquisizioni, il Centre Pompidou intende esplorare l’influenza della tecnologia NFT e delle criptovalute sull’arte
La collezione
Gli NFT acquistati dal Centre Pompidou sono stati creati da 13 diversi artisti in tutto il mondo. Al numero 110 si trova un’opera di CryptoPunk.
Tra gli altri spicca un NFT della collezione Bitchcoin di Sarah Meyohas, il cui progetto iniziale è considerata la prima tokenizzazione artistica sulla blockchain, cinque mesi prima del lancio di Ethereum (ETH).
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