La rete 5G rappresenta una svolta epocale, ben oltre l’evoluzione delle tecnologie precedenti, secondo Silvia Guerini, attivista e saggista. “Non è un semplice sviluppo delle reti precedenti,” afferma Guerini, “ma è l’anello che consente la piena realizzazione di una società cibernetica e transumanista, il cosiddetto pianeta intelligente di IBM, dove tutto sarà interconnesso e intercomunicante, incluso l’essere umano.”
Guerini sottolinea che l’implementazione della rete 5G comporterà un’esposizione costante a campi elettromagnetici, che copriranno ogni angolo del pianeta grazie all’uso dei satelliti. Questa pervasività, secondo l’attivista, solleva gravi preoccupazioni riguardo alla salute umana e ambientale. “Si tratta di una questione di sopravvivenza,” continua, “non ci si potrà difendere dalle alterazioni genetiche, dall’infertilità, e neanche gli insetti impollinatori saranno protetti dalla loro scomparsa.”
Silvia Guerin invita a riflettere sulla necessità di uscire dalla logica della riduzione del danno e di rifiutare l’idea che adattarsi a un mondo sempre più tossico sia l’unica strada percorribile. “Essere resilienti, una parola tanto cara ai potenti del World Economic Forum, non deve essere l’unica possibilità che ci rimane. Non possiamo accettare il principio cibernetico per cui, avendo sempre modificato l’ambiente attorno a noi, non resterà altro che modificare l’essere umano,” conclude Guerini.
Questa visione critica del 5G pone interrogativi profondi su quale direzione vogliamo prendere come società e quali siano i limiti che siamo disposti a superare nel nome del progresso tecnologico.
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