Google esclude dai risultati di ricerca i contenuti clickbait creati con l’ausilio dell’AI

Le nuove politiche di posizionamento di Google escludono dai risultati di ricerca i contenuti clickbait creati con l’ausilio dell’AI. “La nostra politica anti-spam di lunga data prevede che l’uso dell’automazione, inclusa l’intelligenza artificiale generativa, sia considerato spam se lo scopo principale è manipolare il posizionamento nei risultati di ricerca”, scrive Google.

“La politica aggiornata segue lo stesso spirito della nostra politica precedente e si basa sullo stesso principio. È stato ampliato per tenere conto di metodi di creazione di contenuti su scala più sofisticati in cui non è sempre chiaro se i contenuti di bassa qualità siano stati creati esclusivamente tramite l’automazione.

Google non vuole abuso di contenuti in scala

L’abuso di contenuti in scala si verifica quando molte pagine vengono generate con lo scopo principale di manipolare le classifiche di ricerca e non aiutare gli utenti. Questa pratica abusiva è in genere incentrata sulla creazione di grandi quantità di contenuti non originali che forniscono poco o nessun valore agli utenti, indipendentemente da come vengono creati.

Questa nuova policy si basa sulla nostra precedente policy anti-spam relativa ai contenuti generati automaticamente, garantendo la possibilità di intervenire in caso di abuso di contenuti su vasta scala secondo necessità, indipendentemente dal fatto che i contenuti siano prodotti tramite automazione, sforzi umani o una combinazione di processi umani e automatizzati.

La nostra nuova politica ha lo scopo di aiutare le persone a concentrarsi più chiaramente sull’idea che la produzione di contenuti su larga scala è abusiva se eseguita allo scopo di manipolare le classifiche di ricerca e che ciò si applica sia che siano coinvolti l’automazione o gli esseri umani”.

Fonte

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

Leggi le ultime news su: https://w3b.today

Può interessarti anche:  Per le elezioni UE Google vuole usare l’intelligenza artificiale per collaborare con i gruppi anti-“disinformazione” dell’UE

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Copiate l’articolo, se volete, vi chiediamo solo di mettere un link al pezzo originale.

Related Posts