Festival Nazionale dell’Economia Civile: prospettive e opportunità tra AI e trasformazione digitale, serve educazione

Quali sono i servizi digitali e le piattaforme tecnologiche abilitanti per creare un sistema innovativo capace di valorizzare l’innovazione digitale e implementare l’intelligenza artificiale, tenendo conto dei suoi benefici sull’economia e l’occupazione a livello globale?

Questo il focus del panel sull’intelligenza artificiale, che si è tenuto a Firenze durante la 6ª edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile.

Per Gaetano Mancini (Vice Presidente nazionale e presidente Confcooperative Sicilia) «le sfide dell’intelligenza artificiale le conosciamo. C’è un’esigenza di scoprire le nuove opportunità che queste tecnologie possono determinare. Nel farlo dobbiamo stare attenti alla formazione, oggi molto importante perché non possiamo pensare di accontentarci ad una sua visione statica come sempre fatto, ma dobbiamo immaginarne una versione più dinamica. Forse dobbiamo anche ripensare il nostro sistema della formazione. Altra domanda da porsi è cosa si può fare per aiutare le PMI a valorizzare l’AI e come usarla per far crescere partecipazione e democrazia».

Igina Pierotti (Responsabile ITA Airways) ha detto: «Abbiamo puntato sull’innovazione in ogni ambito della nostra azienda. Abbiamo avviato un progetto sull’AI e in questo sfruttiamo la cooperazione con esterni competenti che possano aiutarci nello studio delle stesse progettualità. Abbiamo anche puntato molto sui giovani con esperienze specifiche e allo stesso tempo diverse, ed è questo il nostro punto caratterizzante e di forza. Il nostro mantra è quello di cambiare sempre e sperimentare il nuovo, guardando costantemente avanti e mai indietro».

Giulia Sudano (Presidente e fondatrice di Period Think Tank) ha dichiarato: «La tecnologia è un mezzo, e l’AI non è altro che una tecnologia molto potente che agisce in maniera esponenziale rispetto alle informazioni che le persone le danno. Quindi in primis bisognerebbe ragionare su una società senza disuguaglianze, altrimenti la tecnologia ci darà necessariamente un risultato fondato sulla disuguaglianza. Abbiamo bisogno, a questo scopo, di avere più dati specifici per indagare su risposte specifiche, ed è su questo che noi possiamo e dobbiamo agire».

Il FNEC è promosso da Federcasse (l’Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) e da Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia Per Tutti), con il contributo di Fondosviluppo, Assimoco, Assicooper, Coopersystem, Federazione Toscana delle BCC, Frecciarossa e la collaborazione della SEC (Scuola di Economia Civile) e di MUS.E.

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