Esseri umani digitali: …e se assomigliassero a delle celebrità?

“Siamo abituati agli assistenti per il controllo vocale come Alexa e Siri”, afferma Yuan. “Come si sentirebbero le persone ad essere servite da un servizio clienti AI che ha il volto e la voce di Hugh Jackman?”, si chiede Yuan, assistente professore di sistemi informativi e analisi aziendale presso la Iowa State University, ha studiato l’emergere di esseri umani digitali negli ultimi sette anni.

Uno dei loro recenti studi ha rilevato che i partecipanti hanno valutato gli umani digitali dall’aspetto realistico come più affidabili rispetto alle caricature dei cartoni animati, specialmente nella realtà virtuale 3D.

Molti dei loro attuali progetti di ricerca si stanno concentrando su agenti virtuali che sembrano celebrità.

Altri progetti sono incentrati su assistenti virtuali in Zoom e impostazioni finanziarie e se l’aspetto dell’avatar influisce sul modo in cui le persone si comportano o percepiscono le informazioni. Un altro confronta l’attività cerebrale quando le persone interagiscono con un essere umano digitale rispetto a una persona reale.

“Credo che la chiave fondamentale per trattare l’IA come un equivalente umano sia evocare il processo di antropomorfismo. I volti umani realistici possono essere un forte stimolo per le persone a trattare gli umani digitali come se fossero reali, anche se non è l’unico modo. Credo che sia la vista che l’intelligenza debbano essere presenti”, afferma Yuan, aggiungendo che sono necessarie ulteriori ricerche.

Fonte: https://www.news.iastate.edu/news/2023/02/20/digital-humans

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