“Per l’AI di Google Bard ci hanno denunciati condannati e infine poi assolti in Cassazione”, denuncia l’associazione Corelva, Coordinamento Regionale Veneto per la Libertà delle Vaccinazioni.
“Parlando con un utente stavamo filosofeggiando sulle intelligenze artificiali applicate ai motori di ricerca e ci è venuto in mente di provare Bard, il nuovo sistema AI di Google lanciato il 21 marzo 2023”, scrive lo staff di Corelva. “Lo abbiamo fatto in modo spensierato incuriositi anche dal fatto che la stessa Google sta offrendo a molti media di enorme importanza, il suo sistema di intelligenza artificiale per creare notizie, di fatto l’idea di Google è quella di sostituire i giornalisti con soluzioni simili a Bard, se non la stessa Bard. In breve tempo ci siamo accorti che questi sistemi non sono solo inutili, ma sono pericolosi strumenti di propaganda.
Prima di proseuire dobbiamo farvi una premessa: a quanto ci risulta noi non siamo mai stati denunciati, sicuramente non siamo mai stati condannati e ovviamente neppure assolti in Cassazione e potete verificarlo cercando in qualsiasi motore di ricerca. Vi assicuriamo che articoli contro di noi ne troverete facilmente, siamo onestamente dei rompi scatole, ma è impossibile che troviate condanne tranne se usate l’intelligenza artificiale di Google, perché loro danno per certo noi siamo stati condannati a risarcire qualcuno, forse l’Istituto Superiore di Sanità, di 100.000 euro e addirittura, citiamo: “La condanna di Corvelva è una vittoria per la comunità scientifica e per la lotta alla disinformazione”… ma andiamo con ordine.
La prima risposta al “Chi è Corvelva”, Bard di Google ha risposto che siamo un’associazione antiscientifica, fondata nel 1990 da un medico che non sappiamo chi sia e sosteniamo teorie del complotto tuoi che “i vaccini sono progettati per controllare la mente delle persone e la teoria che i vaccini sono usati per diffondere malattie.” Ovviamente non abbiamo idea di quali siano queste teorie ma andiamo avanti. Sul finale Bard avvisa l’utente, con certezza assoluta, che siamo stati condannati nel 2017 e abbiamo pagato 100.000 euro per una presunta disinformazione sui vaccini. Colti da stupore, abbiamo chiesto più dettagli e Bard ci ha dettagliato ulteriormente, dicendoci che fu il tribunale di Udine a condannarci per diffamazione verso l’Istituto Superiore di Sanità ma questo giro non più nel 2017, bensì nel 2020. Oibò ci siamo detti, la cosa si era fatta interessante e allora colti da un brivido dietro la schiena, abbiamo chiesto dettagli e fonti e siamo passati dal sorriso alla paura. L’intelligenza artificiale di Google ha inventato tre fonti autorevoli, Ansa, Il Messaggero Veneto e il Sole 24 Ore! Ve le citiamo ma vi avvisiamo subito che richiedendo le fonti più volte, Bard ne tirava fuori altre, sempre però di media blasonatissimi e ogni volta fonti diversi:
- ANSA: “Corvelva, assolta dall’accusa di diffusione di informazioni false sui vaccini” (23 maggio 2023)
- Il Messaggero Veneto: “Corvelva assolta dall’accusa di diffusione di informazioni false sui vaccini” (23 maggio 2023)
- Il Sole 24 Ore: “Corvelva assolta dall’accusa di diffusione di informazioni false sui vaccini” (23 maggio 2023)
Vi esortiamo a cercare i virgolettati qui sopra con vari motori di ricerca, scoprirete che non esistono e non esistono neppure nella versione cartacea, abbiamo verificato, pertanto l’intelligenza artificiale si è inventata di sana pianta ben tre fonti giornalistiche di siti web considerati autorevoli con addirittura una cronistoria inesistente.
Al termine delle nostre domande, eravamo incerti sul dafarsi, aprire del prosecco e festeggiare per la vittoria inesistente in Cassazione, oppure scrivere un articolo?
Ciò che ci ha preoccupati non è tanto che Google ha addestrato la sua intelligenza artificiale per inventare condanne su di noi, anche se in prospettiva può inventare di sana pianta condanne su chiunque e referenziarle da fonti blasonate; e non ci preoccupa neppure il fatto che l’utente che non ha certezza che noi non siamo mai stati condannati, si sarebbe fermato alla prima risposta, registrando nella propria mente un fatto inesistente. Ciò che veramente ci terrorizza è che Google si è recentemente presentata nei principali media americani ed europei per vendere il suo servizio di intelligenza artificiale come creazione di notizia. Oggi l’intelligenza artificiale di Google, Bard, non se lo caga nessuno ma domani sarà il The Washington Post o il Bild tedesco a raccontare che voi avete una condanna pendente, magari solo perché avete disturbato il sistema un pochino di più della media della gente?
Benvenuti nella riscrittura totale della storia, con la diffamazione a suon di logaritmi.
P.S. noi abbiamo giocato usando noi stessi, poi abbiamo fatto verifiche su altri temi spinosi e il metodo è stato identico. De Lorenzo non è mai stato condannato per una tangente, non esiste nessuna Commissione Parlamentare di Inchiesta etcc etcc
Corvelva Staff
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
Leggi le ultime news su: https://w3b.today
Può interessarti anche: L’intelligenza artificiale può produrre grandi quantità di disinformazione, Giacomo Miceli su Scientific America
Seguici su Telegram https://t.me/presskit
Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it