Rodney Brooks, co-fondatore di iRobot ed ex direttore di CSAIL, ha deciso di svelare alcune delle profonde domande scientifiche che circondano l’intelligenza artificiale generativa, oltre a esplorare ciò che la tecnologia può dirci su noi stessi alla settimana del Mit di Boston Generative AI Week.
Per iniziare, ha cercato di dissipare parte del mistero che circonda gli strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT, spiegando le basi di come funziona questo ampio modello linguistico. ChatGPT, ad esempio, genera testo una parola alla volta determinando quale dovrebbe essere la parola successiva nel contesto di ciò che è già scritto. Mentre un essere umano potrebbe scrivere una storia pensando a intere frasi, ChatGPT si concentra solo sulla parola successiva, ha spiegato Brooks.
ChatGPT 3.5 si basa su un modello di apprendimento automatico che ha 175 miliardi di parametri ed è stato esposto a miliardi di pagine di testo sul web durante l’addestramento. (L’iterazione più recente, ChatGPT 4, è ancora più grande.) Apprende le correlazioni tra le parole in questo enorme corpus di testo e utilizza questa conoscenza per proporre quale parola potrebbe essere successiva quando viene richiesto.
Il modello ha dimostrato alcune capacità incredibili, come la capacità di scrivere un sonetto sui robot nello stile del famoso Sonetto 18 di Shakespeare. Durante il suo discorso, Brooks ha mostrato il sonetto che ha chiesto a ChatGPT di scrivere accanto al suo sonetto.
Fonte: https://news.mit.edu/2023/what-does-future-hold-generative-ai-1129?ref=futurepedia
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