“L’EPL cinese, ovvero l’Esercito popolare di liberazione, sta costruendo una rete di armi e sensori senza pilota. E dove intendono distribuirli? Nelle acque che circondano la Cina. Queste armi serviranno come strumenti di raccolta di informazioni”, denuncia Palki Sharma.
“E la Cina prevede di utilizzare l’intelligenza artificiale anche per elaborare questi dati. Anche per la guerra elettronica. Contano di usarlo per due cose, per l’analisi delle onde radio e per le operazioni di disturbo.
Quindi è solo questione di tempo.
L’America e la Cina, infatti, hanno gli eserciti più grandi del mondo e i bilanci per la difesa più grandi. Se ottengono capacità di intelligenza artificiale, altri li seguiranno sicuramente”.
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