Il “Manuale virtuale sulla valuta digitale della banca centrale” del FMI, ha sottolineato che il maggiore utilizzo delle CBDC può “ridurre la dollarizzazione” dell’economia globale, una situazione in cui i paesi abbandonano il dollaro USA come valuta di riserva. La de-dollarizzazione farebbe aumentare i costi di finanziamento negli Stati Uniti, rendendo i prestiti costosi per le imprese e gli individui, influenzando così la crescita economica. Anche i valori del mercato azionario possono crollare, riducendo i risparmi e gli investimenti degli americani.
Oltre alla de-dollarizzazione, una CBDC “potrebbe aumentare i rischi di fuga verso la sicurezza dai depositi bancari al dettaglio in periodi di stress del mercato”. Durante i periodi di volatilità del mercato, i clienti ritirano i propri depositi e li trasferiscono in asset sicuri per evitare di perdere denaro in scenari come il collasso delle banche.
Se le CBDC fossero disponibili, prelevare fondi da una banca e inserirli in tali asset rappresenterebbe un’opzione sicura per molte persone, innescando così una corsa agli sportelli.
L’organizzazione ha sottolineato che le CBDC potrebbero offrire “una riserva sicura di valore e mezzi di pagamento efficienti, che possono aumentare la concorrenza per il finanziamento dei depositi, aumentare la quota delle banche nei finanziamenti all’ingrosso e ridurre i profitti bancari”.
Qui trovate il manuale del Fondo Monetario Internazionale sulle CBDC: https://www.imf.org/en/Topics/fintech/central-bank-digital-currency/virtual-handbook
Tratto da: https://www.zerohedge.com/crypto/imf-releases-digital-currency-handbook-worlds-central-banks
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