La Banca centrale della Repubblica argentina (BCRA) ha ordinato questo giovedì che il fintech o i fornitori di servizi di pagamento (PSPCP) non possano effettuare o facilitare operazioni con risorse digitali che non sono regolate dall’autorità nazionale competente e dall’autorità monetaria.
Il provvedimento della BCRA stabilisce che i fornitori di servizi di pagamento non possono effettuare o facilitare pagamenti per operazioni con criptovalute.
In questo modo i portafogli virtuali non potranno più offrire pulsanti per operare o avviare la transazione, ma dovranno farlo da soli.
Secondo il BCRA, la decisione “cerca di mitigare i rischi che le operazioni con questi asset potrebbero generare per gli utenti dei servizi finanziari e del sistema di pagamento nazionale”.
Contraria ONG Bitcoin Argentina. “Il provvedimento è sorprendente e senza consultazione. Non si capisce quale obiettivo persegua la BCRA vietando un’attività che oggi è del tutto soddisfacente e utile per i clienti degli scambi locali”, ha evidenziato l’ente in una nota. E ha aggiunto: “Ciò avrà l’effetto immediato di ostacolare l’accesso dei lavoratori e dei risparmiatori argentini a forme alternative di risparmio che li proteggano dall’inflazione, e che non generino alcun costo per la BCRA”. “D’altra parte, questo tipo di misure favorisce l’informalità, dove i rischi ei costi sono molto maggiori per il risparmiatore”, ha concluso l’ente.
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